Voci da mondi diversi. America Latina
cento sfumature di giallo
il libro ritrovato
Roberto Ampuero, "Bolero
all'Avana"
Ed. Garzanti, trad.Stefania Cherchi, pagg.321, Euro 13,50
Cayetano Brulé, il protagonista
del romanzo "Bolero all'Avana" dello scrittore cileno Roberto
Ampuero, non è un ispettore di polizia, ma un detective quasi per caso, giusto
perché, mentre lavora in un'officina, gli viene in mente che ha preso un
diploma per fare il detective e potrebbe tentare questa carriera. Il suo
ufficio è nella mansarda di un edificio nel centro storico di Valparaíso e
quando piove- e piove spesso d'inverno a Valparaíso- l'acqua gocciola dal
soffitto. Il giapponese Suzuki, l'aiutante di Cayetano, non è certamente un
brillante specialista del mestiere visto che gestisce un baracchino di
fritture. Quindi l'indagine che viene affidata a Cayetano, tramite un biglietto
aereo con l'indicazione di recarsi a L'Avana, è un vero colpo di fortuna.
Cinquemila dollari di anticipo per scoprire chi è sulle tracce del cantante di
bolero Plácido del Rosal che si è ritrovato una quantità enorme di banconote dentro
la valigia dopo aver sostato in un albergo di Miami. Perché è chiaro che c'è
stato un errore. La trama gialla si gioca tra Cuba e la Florida, tra Cile e gli
altri stati del Corno del Sud, coinvolgendo mafiosi (un Capo mai nominato e uno
Svizzero killer) e deputati corrotti, una bella ballerina che andrebbe a letto
con chiunque pur di riuscire ad andarsene da Cuba e un pittore opposto al
regime. Feroci regolamenti di conti e un finale amaro perché chi copre certi
incarichi non si farà mai trovare colpevole. Niente di particolarmente nuovo
nell'intreccio, dunque.
la recensione è stata pubblicata su www.stradanove.net
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