Voci da mondi diversi. Giappone
cento sfumature di giallo
Keigo Higashino, “Sotto il sole di mezzanotte”
Ed. Giunti, trad. A. Specchio, pagg.
704, Euro 17,00
Ci sono, gli ispettori di polizia che non mollano, che seguono la preda
come segugi per anni e anni, senza dimenticare un dettaglio, un indizio. Sasagaki,
del corpo di polizia di Tokyo, è uno di questi. Vent’anni per scovare il
colpevole di un crimine commesso in un giorno lontano in cui Sasagaki era di
riposo, tutto il tempo per terminare la carriera e andare in pensione, per
mettere su pancia e vedersi ingrigire i capelli. Vent’anni di quello che
potrebbe essere come il gioco di ‘guardia e ladri’ che fanno i bambini
giustificano le 700 pagine del libro che non farete fatica a divorare.
In un edificio abbandonato viene
ritrovato il corpo di Kirihara Yosuke, proprietario di un banco dei pegni. E’
stato ucciso con un’arma da taglio. Nessun indizio sul colpevole. I sospetti si
accentrano sul commesso del negozio che- si dice- era l’amante della moglie di
Kirihara.
La particolarità della trama di “Sotto il sole di mezzanotte” è nel
susseguirsi di vicende che ruotano intorno a due personaggi che erano bambini
all’epoca del delitto- Kirihara Ryo, dal viso enigmatico e gli occhi con una
luce cupa, e Yohiko, 11 anni all’epoca, ma già bellissima. Yohiko è la figlia
dell’amante di Kirihara Yosuke e non dirò il suo cognome perché la bambina
viene adottata da una parente di cui prende il cognome oltre allo stile di
vita, più raffinato di quello della madre che è morta per soffocamento da gas:
incidente domestico o suicidio? Questa è la prima di una serie di morti o di
incidenti piuttosto gravi che accadono a persone che entrano casualmente in
contatto con Yohiko o Ryo.
I quali, peraltro, hanno successo nella vita. Ryo si
arricchisce con traffici illegali- è un personaggio che ci fa sentire a disagio
ogni volta che lo incontriamo nelle pagine del romanzo- e Yohiko ha uno
straordinario successo aprendo una catena di negozi. In più, Yohiko è una
manipolatrice capace di sedurre gli scapoli più appetibili, sbarazzandosi
subdolamente delle eventuali rivali.
Il tempo passa, matrimoni si fanno e si disfano, misteriosi hacker
entrano nei sistemi di aziende e in conti bancari personali, scompare un
investigatore, donne ingenue si lasciano ingannare, uomini innamorati si
lasciano accecare, di tanto in tanto Sasagaki riappare e macina informazioni,
rimugina sospetti. Un’ennesima morte- ma è una persona anziana, come si può
sospettare?-, un vaso che si rompe, la lente di un occhiale che si trova nel
terriccio, un presunto colpevole che appare e scompare- sembra la Primula
Rossa.
In questo mondo c’è chi cammina nel sole e chi, invece, nel buio, ‘sotto
il sole di mezzanotte’- lo dice uno dei personaggi. Perché? Che cosa, quali
esperienze determinano la personalità di un individuo? E sono sufficienti,
queste esperienze, così negative da marchiare per sempre chi le ha vissute e da
distorcere il loro modo di essere, per giustificare il Male? Quasi che da Male
non possa scaturire altro che Male.
Un thriller psicologico in cui la tensione- più che sull’identità del
colpevole che, però, resta incerta fino alla fine- si regge sul ‘come’ e sulla
scommessa se Sasagaki riuscirà o meno a risolvere il caso (giusta ricompensa
per il suo acume e la sua costanza). E poi Keigo Higashino è ricco di dettagli
sulla vita in Giappone, su quella che è sotto gli occhi di tutti e sui risvolti
più segreti e oscuri della vita che si svolge ‘sotto il sole di mezzanotte’.
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