martedì 23 settembre 2025

Chimamanda Ngozi Adichie, “L’inventario dei sogni” ed. 2025

                                                             Voci da mondi diversi. Nigeria



Chimamanda Ngozi Adichie, “L’inventario dei sogni”

Ed. Einaudi, trad. Giulia Boringhieri, pagg. 495, Euro 22,00

 

Nigeria.                   

Chiamaka, Zikora, Omelogor, Kadiatou.

Quattro donne. Quattro figure femminili esplorano il loro essere donna in una realtà che, tuttavia, ruota ancora intorno all’uomo, lo vogliano o no.

    Il nuovo libro di Chimamanda Ngozi Adichie non è un romanzo, se per romanzo intendiamo una narrativa che segue le vicende dei personaggi dall’inizio alla fine. Non c’è una sola storia e neppure una protagonista principale, perché non lo è neppure Chiamaka che ha due sezioni a lei dedicate, in apertura e in chiusura.

Ognuna delle donne è la protagonista di una parte a lei intitolata, ma tre di loro sono amiche, anzi Omelogor è cugina di Chiamaka, e tutte appaiono, più o meno marginalmente, in ogni parte.

Sono tutte e tre ricche e colte, non più giovanissime, sono donne in carriera. Solo Kadiatou non appartiene al loro mondo. È cresciuta in un villaggio ed è emigrata in America con la speranza di offrire una vita migliore alla figlia, ha fatto vari lavori, parrucchiera specializzata a fare le treccine, donna delle pulizie in un albergo, domestica e cuoca in casa di Chiamaka.


   Chiamaka, la prima delle tre amiche che conosciamo, è bellissima, viziata dal padre, viaggiatrice che scrive reportage vivaci e leggeri dei luoghi che visita, di una intelligenza curiosa. È lei, scrittrice di viaggi, che ci conduce nel viaggio della vita, sua e delle altre quattro, e lo conclude alla fine. È a lei che dobbiamo il titolo “L’inventario dei sogni” perché, chiusa in casa durante il lock-down dovuto alla pandemia del Covid, ricorda gli uomini di cui è stata innamorata, facendo quasi un inventario- di uomini e di sogni, di quello che aveva sperato, del futuro immaginato. Delle sue speranze. Ricorda gli incontri, l’innamoramento, l’entusiasmo, le delusioni. Uomini diversi, dal diverso colore della pelle, conosciuti in paesi diversi. Tutte storie finite, anche quella che sembrava essere con l’uomo giusto, anche quando era arrivata alla vigilia delle nozze.

   Il matrimonio e i figli- queste rimangono le questioni aperte di queste donne che sembrano vivere al limite tra modernità e tradizione. Sono donne spregiudicate e moderne che sentono però il peso della cultura in cui sono cresciute, che non cessa di ricordare loro che l’orologio biologico ticchetta inesorabilmente, che forse- come una zia suggerisce a Omelogor- sarebbe bene pensare almeno ad adottare un bambino, perché- che senso ha la vita altrimenti?


   Omelogor, un master in pornografia, un blog di consigli per gli uomini, ha trovato come dare un senso alla sua vita, al di fuori del matrimonio. Come maga della finanza nigeriana ha accesso a molto denaro e decide di seguire l’esempio di Robin Hood. Lei, però, non ruba ai ricchi per dare ai poveri, ruba ai ricchi per aiutare le donne a diventare piccole imprenditrici.

   Solo Zikora diventa madre, quando non ci sperava più. Nella vergogna che prova ad essere una madre single, però, riaffiora il peso di quella cultura che accetta la maternità solo in una coppia sposata.

   La storia di Kadiatou si differenzia dalle altre ed è lei il personaggio che amiamo di più, forse perché la sentiamo indifesa in un mondo di squali. Vittima di aggressione sessuale da parte di una persona molto in vista, un ‘intoccabile’ cliente dell’albergo, Kadiatou è sconvolta, divisa tra la preoccupazione di perdere il lavoro, la vergogna e la volontà di denunciare la violenza subita.

Siamo in America- le dicono tutti- il colpevole sarà punito, ci sono le prove. Eppure, anche se siamo nella terra della libertà, quante calunnie, quanti fraintendimenti voluti, quante distorsioni della verità, per salvare un ‘intoccabile’. Chi è lei che osa accusarlo? Solo una povera negra bugiarda immigrata dalla Guinea.


   Avevo aspettato con ansia di leggere il nuovo libro di Chimamanda Ngozi Adichie perché avevo amato i suoi romanzi precedenti. Mi ha deluso. Lo sfondo nigeriano delle storie e dei personaggi, che si muovono tra Lagos e gli Stati Uniti, salva delle vicende piuttosto banali, e perfino lo stile brillante della scrittrice non riesce a farci evitare la noia che a tratti proviamo durante la lettura.



Nessun commento:

Posta un commento