martedì 9 settembre 2025

Abdulrazak Gurnah, “Furto” ed. 2025

                                               Voci da mondi diversi. Africa

                                                  premio Nobel


Abdulrazak Gurnah, “Furto”

Ed. La Nave di Teseo, trad. Alberto Cristofori, pagg. 368, Euro 20,90

   Nel primo romanzo dopo il conferimento del premio Nobel nel 2021 Abdulrazak Gurnah non esce dalla Tanzania, i suoi personaggi si muovono negli anni ‘90, studiano e trovano lavoro in patria cercando di cambiare qualcosa, di smuovere il paese verso nuove idee, verso la modernità, rinunciando alla fuga all’estero.

     Dopo un preambolo che già contiene le radici di un cambiamento- una giovane donna deve accettare il matrimonio con un uomo più vecchio di lei e che lei non ama ma non ne accetterà la violenza e ritornerà a vivere con il padre e la madre per poi risposarsi- i personaggi di cui seguiremo le vicende sono tre: Karim, Fauzia e Badar.

    Karim è l’unico figlio della donna che abbiamo conosciuto nelle prime pagine, forse è un figlio non voluto, forse è un ricordo perenne di un matrimonio forzato, forse è per questo che Karim viene abbandonato con leggerezza a vivere prima con i nonni e poi con un fratellastro quando sua madre si risposa e va ad abitare a Das er Salam. Karim è intelligente e ambizioso, studia, frequenta l’università, trova un buon lavoro, farà carriera. E a un certo punto incontra Fauzia e se ne innamora, ricambiato.


   L’amore è una liberazione per Fauzia, cresciuta sotto l’ala protettiva della madre che ha sempre temuto, nonostante le rassicurazioni dei medici, che si potesse ripresentare un attacco epilettico come quelli che aveva avuto Fauzia da bambina. Fauzia è la degna compagna di Karim, è una giovane donna colta, laureata, che ama insegnare.

    Quanto a Badar, dapprima pensiamo che sia l’elemento ‘stonato’ del trio di amici. Suo padre lo vende, in pratica, perché faccia il servo in casa della madre di Karim. Ma, c’è un ‘ma’, c’è un segreto nella sua esistenza, c’è la storia di un furto.

    “Furto” è il titolo del romanzo e ne apprendiamo appieno il significato nel corso della lettura, perché c’è più di un furto dopo quello iniziale che riguarda Badar e che corrisponde alla idea generalizzata. Anche Badar verrà accusato, ingiustamente, di furto. Anche Karim si renderà colpevole di furto quando abbandonerà la moglie, anche la Tanzania stessa è stata vittima di furto durante la colonizzazione.


Ed allora questo romanzo, dall’andamento così tranquillo e tradizionale, senza grande innovazione e rumore, si amplia, diventa un romanzo che ci parla con pacatezza della Storia della Tanzania, di sfruttamento, di discriminazione, di tradizione e di modernità, di nuovi modelli di vita e di nuove aspirazioni.

    I tre protagonisti cambiano, la vita li obbliga a cambiare, sono i tempi a cambiare e anche i sentimenti cambiano, l’arrivo di una bambina doveva essere la felicità e invece scombina gli equilibri, c’è ancora un altro ‘furto’ alla fine

E noi dobbiamo riflettere.



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