martedì 29 aprile 2014

Irène Némirovsky, "Suite francese"- 2005

                                                                                                        il libro ritrovato         


Irène Némirovsky, “Suite francese”
Ed. Adelphi, trad. Laura Frausin Guarino, pagg. 415, Euro 19,00

Comunica una sensazione strana, un libro che ci arriva dal passato. Siamo abituati alle voci sempre presenti dei grandi scrittori che ci hanno accompagnato per secoli con le loro parole, ma un tono mai sentito in precedenza, così distinto, chiaro e forte, crea l’impressione di una presenza vicino a noi e insieme lontana, che ci fa vivere nel suo tempo che è diverso dal nostro. Una storia straordinaria dietro ad un libro straordinario, la “Suite francese” di Irène Némirovsky, nata a Kiev da famiglia ebraica nel 1903, fuggita con i genitori nel 1918 prima in Finlandia, poi in Svezia e infine in Francia, dove sposò Michel Epstein nel 1926. Durante la guerra Irène Némirovsky fu deportata prima a Pithivier e poi ad Auschwitz, dove morì nel 1942. Le sue due bambine riuscirono a salvarsi, anche se sempre in fuga, nascoste da persone compassionevoli. Non abbandonarono mai la valigia in cui la madre aveva messo i suoi manoscritti, senza avere però la forza di leggerli, meno che mai quando la guerra finì e loro iniziarono ad aspettare ogni giorno un ritorno impossibile, sui marciapiedi dei treni che scaricavano pallide ombre.
     Solo mezzo secolo dopo avrebbero letto, con la lente di ingrandimento, quelle carte, decifrando i caratteri che parevano file di formiche sui fogli. Si trattava dei due primi romanzi di quella che doveva essere come una sinfonia in cinque parti, “Tempesta di giugno” e “Dolce”, in cui Irene Némirovsky racconta la guerra in Francia. Non la guerra dei soldati, non i retroscena politici della guerra, ma la guerra vissuta dalla gente comune che si trova a fronteggiare situazioni nuove ed estreme, ed ognuno reagisce secondo la sua natura, tirando fuori il meglio o (forse più spesso) il peggio di sé. O semplicemente mostrandosi semplicemente come è.

     La “Tempesta di giugno” è lo sconvolgimento provocato dall’occupazione di Parigi da parte dei tedeschi: i parigini fuggono, in un esodo che ricorda quello dei moscoviti in “Guerra e Pace” che abbandonano la città in mano di Napoleone. E non è un caso che proprio Tolstoj venga spesso nominato nelle annotazioni che la Némirovsky faceva nelle pagine a fianco di quelle in cui scriveva il testo del romanzo e che sono riportate in appendice, “rileggere Tolstoj. Indispensabili le descrizioni, ma non storiche”, perché “la guerra finirà e tutta la parte storica sbiadirà”. Una massa di persone che si muove come un fiume in piena, e l’attenzione della scrittrice si ferma su alcuni personaggi, i Péricand, ricchi borghesi che mettono in salvo mobili, argenteria, biancheria e partono con il seguito di domestici, il collezionista a cui importano solo i suoi preziosi oggetti, lo scrittore Corte e i suoi manoscritti, il banchiere e la sua amante. 
                                                                               

Ma le strade sono ugualmente intasate per tutti, manca la benzina, gli alloggi per riposarsi lungo il percorso della fuga sono pieni, gli alimentari scarseggiano. Non c’è scampo allo sguardo attento e impietosamente rivelatore della Némirovsky che ritrae meschinità ed egoismi. C’è solo la coppia di impiegati, i Michaud, che mantiene la propria dignità e umanità e riappare in un ruolo secondario nel secondo romanzo, “Dolce”: una storia più intima e circoscritta, l’amore tra la francese Lucile e il tenente tedesco che ha requisito la sua casa. Un rapporto mai consumato in cui prevale la dolcezza, appunto, un’intesa di sentimenti e di inclinazioni, un’affinità spirituale che induce a dimenticare che il tedesco è il nemico di oggi e di ieri. Non possiamo che rimpiangere che Irène Némirovsky non abbia potuto scrivere gli altri tre romanzi che aveva in mente e che avrebbero completato la sinfonia letteraria.


la scrittrice Irène Némirovsky   

                                                           

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