Voci da mondi diversi. Area germanica
seconda guerra mondiale
Norbert Scheuer, “Le api d’inverno”Ed.
Neri Pozza, trad. Chiara Ujka, pagg. 239, Euro 18,00
Se non
fosse per suo fratello che è un eroe, un acclamato pilota della Luftwaffe, Egidius
sarebbe stato eliminato secondo il programma di eutanasia Aktion T4 che prevede
la soppressione delle persone afflitte da malattie genetiche o mentali. Egidius
era stato ‘soltanto’ sterilizzato e licenziato dall’incarico di insegnante di
latino.
Se non fosse per suo fratello che riesce a procurargli le medicine, non potrebbe tenere a bada gli attacchi che lo lasciano stremato. Vive facendo l’apicoltore, come suo padre prima di lui.
Due diari, uno dentro l’altro. Quello di
Egidius, che inizia nel gennaio del 1944 e termina in un giorno di maggio del 1945,
e frammenti di quello del suo antenato, il monaco Ambrosius che, alla fine del
1400, aveva portato dall’Italia l’Apis
mellifera carnica, un tipo di ape più resistente. Quel monaco Ambrosius che
aveva abbandonato il monastero perché si era innamorato di una contadina e con
lei aveva dato origine alla stirpe degli Arimond.
Il diario di Egidius inizia con la notizia di un aereo americano abbattuto, come a smentire l’atmosfera di pace e le idilliache descrizioni della vita delle api. Gli aerei e le api- bella questa contrapposizione di immagini degli occupanti del cielo (i disegni di aerei disseminati nelle pagine del romanzo sono opera del figlio dello scrittore). Guerra e pace, anche se impareremo che anche le api hanno una fase in cui sono in guerra, quando le api operaie uccidono i fuchi dopo che questi hanno fecondato la regina.
Egidius racconta della sua vita quotidiana, delle
api, degli incontri con la donna il cui marito è al fronte, delle richieste
inutili al farmacista per avere le medicine. Ci svela lo straordinario mondo
delle api che, sospettiamo, ha molto in comune con quello degli uomini. Forse io non possiedo affatto le api, ma
sono loro a possedere me; forse siamo tutti, api comprese, parte di un
misterioso organismo immortale e spietato. E ci dice qualcos’altro,
minimizzando, quasi nascondendosi dietro le sue api, proprio come nasconde le
persone che trasporta verso la salvezza. Perché Egidius, quando va nei pascoli
dove tiene una parte delle arnie vicino al confine, nasconde sul carro, in
cassette fatte apposta per apparire simili a quelle in cui sono le api, degli
ebrei. Il metodo che ha escogitato per ingannare i controlli è ingegnoso- lo
scoprirete. Egidius non fa mistero del suo odio per Hitler e tuttavia non è
solo per buon cuore che porta della gente in salvo. Ha bisogno di soldi per le
medicine.
Il diario del monaco del secolo XV ci racconta un’altra storia avventurosa, di un altro salvataggio che aveva cambiato la vita di Ambrosius. Dopo aver ripescato da un lago ghiacciato la cassetta con il cuore del cardinale Cusano e aver suggerito di usare le api per impedirne la putrefazione, il giovane Ambrosius aveva seguito il segretario del cardinale fino a Cusa, era entrato nell’ordine dei benedettini e aveva potuto studiare.
L’arte della scrittura di Norbert Scheuer
si chiama discrezione. Non c’è niente di esagerato nella sua narrazione, c’è
senso della misura nel prospettarci sempre una doppia visuale- Egidius che fa
l’apicoltore al riparo dalla guerra e suo fratello Alfons che ha abbattuto più
di 1000 aerei, il mondo delle bombe (la guerra è poi arrivata anche là, quasi
tutte le case sono in macerie) e quello delle api e della biblioteca in cui
Egidius si rifugia a tradurre i frammenti di Ambrosius, gli ebrei in fuga e il
pilota americano che è un’ombra che fugge lungo tutto il libro, il rombo dei
motori degli aerei che Egidius sa identificare allo stesso modo in cui
interpreta il ronzio delle amate api. A
un certo punto la vita delle api si mescolerà con la mia, e la loro e la mia
non saranno più distinguibili; farà buio come in un alveare d’inverno.
Un romanzo molto bello, per tutto quello che
dice con le parole, per quello che dice senza dirlo, per il miracolo del ciclo
delle api cui ci fa prendere parte. Perché lo sappiamo- non importa quello che
succederà a Egidio o a noi stessi, è nelle api la salvezza del mondo.
Leggere a Lume di Candela è anche una pagina Fcebook
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