Libri per bambini
Shoham Smith, “Un
invito fatale”
Ed.
Giuntina, illustrazioni di Einat Tsarfati, trad. Shulim Vogelmann, Euro 15,00
Non è facile trovare un libro per la prima infanzia che soddisfi i
genitori o i nonni che non si accontentano di storie strampalate con personaggi
ispirati agli ‘eroi’ del momento, di racconti in un linguaggio approssimativo,
di contenuti che trasmettono un messaggio banale (se poi lo trasmettono). Quando lo si trova, è come trovare un
tesoro, proprio come avviene per un vero amico.
“Un invito fatale” è- come dice il sottotitolo- una storia dal Talmud, l’antico
commentario alla legge ebraica. Una storia semplice che, soprattutto in questo
periodo natalizio ricco di feste ed inviti, qualunque bambino può immaginare.
Un uomo molto ricco darà una festa e
ordina al suo servo di andare ad invitare non solo tutti i suoi amici ma anche
i suoi conoscenti. Tutti, proprio tutti, perché vuol mostrare a tutti che cosa
si può permettere con la sua ricchezza. Ma il servo fa un errore. Il nome di
uno degli amici è simile a quello di uno dei nemici dell’uomo ricco ed è a
questo che viene fatto l’invito, per sbaglio. Che cosa succederà, quindi,
quando il nemico dell’uomo ricco si presenterà al banchetto, sperando in una
riconciliazione? Sarà ammesso oppure no? E come si comporteranno gli altri
invitati? Che lezione si può trarre dal finale?
Questo è un libro che si presta magnificamente ad essere letto ad alta voce, prestando tonalità diverse ai vari personaggi- il ricco che si infuria, l’ospite
che sperava di non essere più un nemico che si umilia, gli osservatori che
commentano (bellissime le due pagine con le nuvolette in cui ogni invitato dice
la sua, compresi gli unici due che vorrebbero avere il coraggio di intervenire)-,
interrompendosi per fare piccole riflessioni sull’arroganza e la durezza del
ricco, sul menefreghismo e la vigliaccheria della massa, facendo osservare al
piccolo ascoltatore la meraviglia delle illustrazioni,
le espressioni ‘parlanti’
dei visi delle figure, gli infiniti dettagli della sala della festa (un
divertimento cercarli), i colori che aggiungono un significato (il palazzo,
tutto soffuso di rosa mentre l’ospite sbagliato sta arrivando, diventa
azzurro-blu, come se si spegnessero tutte le luci, quando questo viene mandato
via).
“Basta litigare, non si può andare avanti così!” dice la nonna ai
nipotini nella vignetta sul retro copertina. Un invito alla pace con una storia
antica che non conosce limiti di tempo.
Età consigliata: dai 3 ai 7 anni
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