Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
romanzo storico
FRESCO DI LETTURA
Alison Weir, “Lady Elizabeth”
Ed.
Superbeat, trad. Chiara Brovelli, pagg. 535, Euro 18,00
La conosciamo con il titolo di ‘regina’,
parliamo sempre di lei come della Regina Elisabetta I: la Lady Elizabeth del
romanzo storico di Alison Weir è sempre lei, la figlia secondogenita di Enrico
VIII, ma è Elisabetta prima di salire
al trono. Sono gli anni dell’infanzia e della giovinezza quelli che la
scrittrice ricostruisce, dal 1536, quando Elisabetta è una bimbetta di tre anni
al 1558, quando succede alla sorella Maria.
Ci sono due tipi di libri di storia- per
uomini e per donne. Gli uomini amano i fatti, l’analisi delle cause che hanno
portato ai grandi avvenimenti, si spazientiscono nel leggere descrizioni e
ricostruzioni più o meno veritiere. Alle donne piace la storia romanzata che
rende i protagonisti del passato persone vive che ci sembra di conoscere e di
cui possiamo indovinare le reazioni. Ci piace inquadrare i personaggi nel loro
ambiente, vedere con l’immaginazione le sale in cui si sono mossi e gli abiti e
i gioielli che hanno indossato. E’ questo che troviamo nel romanzo su Lady
Elizabeth di Alison Weir ed è chiaro che la scrittrice ha fatto ricerche
approfondite e poi ‘ricama’ sulle notizie storiche che ha trovato.
Partendo da
una frase veramente detta da Elisabetta di appena tre anni, “Perché, amministratore, ieri per voi ero la
principessa e oggi sono semplicemente Lady Elisabetta?”, Alison Weir fa
rivivere per noi una bambina precoce e straordinariamente intelligente che ha
perso da poco la madre, Anna Bolena, giustiziata perché accusata di tradimento.
La storia di Elisabetta non è solo sua. E’ la figlia di Enrico VIII ed è anche
la storia del suo regno che leggiamo attraverso quella della principessa
Elisabetta. Principessa dichiarata illegittima, insieme alla sorella Maria,
figlia di Caterina d’Aragona, prima moglie di Enrico, perché, quando finalmente
nacque il tanto atteso maschio, Edoardo, doveva essere lui l’erede,
soppiantando le sorelle. Furono anni tormentati, anni di sangue. Era
pericoloso, per una donna, attirare su di sé lo sguardo di Enrico che
collezionò sei mogli e ne fece decapitare due. Pericoloso anche per le figlie,
perché bastava poco perché potessero essere accusate di tradimento. Anche se
sembra che Enrico amasse molto Elisabetta, così somigliante alla madre di cui,
a suo tempo, era stato follemente innamorato.
Cate Blanchett nei panni di Elizabeth I |
Judi Dench nei panni di Elizabeth I |
L’episodio più piccante del romanzo (basato anche questo su una
documentazione che lascia adito a questa interpretazione) smentisce la leggenda
che si è creata sull’algida Virgin Queen. E’ vero che l’ammiraglio Thomas
Seymour (fratello di Jane, la matrigna morta di parto di Elizabeth, e marito di
Catherine Parr, anche questa matrigna di Elizabeth in quanto ultima moglie di
Re Enrico) avrebbe voluto sposare la tredicenne Elizabeth mirando al trono e
che era stato respinto.
Leggere “Lady Elizabeth” è meglio che
guardare una soap opera perché l’accuratezza delle descrizioni ci lascia il
piacere di aggiungere qualcosa con la nostra immaginazione, i visi, gli abiti,
i comportamenti, i dialoghi hanno una vividezza che fa rivivere il passato.
Quando terminiamo la lettura (un centinaio di pagine in meno avrebbero giovato,
però) non abbiamo dubbi sul fatto che la bambina che aveva capito, a soli tre
anni, che era meglio non fare il nome della mamma, sarà una grande regina.
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