Voci da mondi diversi. Paesi Bassi
Ed.
Iperborea, trad. Claudia Di Palermo, pagg. 541, Euro 21,00
Amsterdam
2016.
Uno
scrittore, Tommy Wieringa, sì, l’autore del libro che stiamo leggendo.
Un
pittore, Hugo Adema.
Il
fratello gemello del pittore, Willem Adema che ha ereditato non solo il nome
del nonno ma anche la sua impresa offshore.
Il
centenario Willem Adema, ingegnere civile che si è fatto una fortuna con il
petrolio grazie alle sue competenze tecnologiche ma che ha anche un passato
‘ripulito’ e opportunamente modificato.
Una casa, anzi, una magione nel verde dei boschi, Oostraven, dove vivono i due vecchi Adema con le infermiere che si danno i turni per assisterli, dove Hugo si rifugia per dipingere, dove lui, bambino, era stato ‘esiliato’ per tre anni perché in continua lite con il fratello.
“Nirvana” è un romanzo di doppi, di immagini nello specchio- i gemelli litigiosi come Esaù e Giacobbe, uno con inclinazione artistiche e l’altro che sta approntando la nave più grande che abbia mai solcato i mari per sfruttare al massimo i giacimenti petroliferi nelle acque del Nord; lo scrittore che ha in mente di scrivere un libro sul discusso nonno di Hugo e Hugo che gli ruba la storia leggendo i diari ritrovati del nonno e la mette su tela; il presente con la storia d’amore (finita) di Hugo con una bella fotografa e il passato che si affaccia sul presente con un doppio ritrovamento- di una zia di cui Hugo non sapeva l’esistenza e della governante di Hugo bambino che era stata anche la madre affidataria di Wieringa. È proprio quest’ultima che spalanca le porte sull’oscurità del vecchio Willem Adema, era lei che conservava i suoi diari del tempo di guerra dopo averli trovati nel suo bagaglio quando era stata licenziata da casa Adema (chi li aveva messi lì?).
Hugo non esegue la volontà espressa nella lettera che la vecchia governante aveva lasciato, che affidava i diari a Hugo e a Tommy Wieringa. Hugo deve affrontare da solo la verità di cui aveva avuto una fugace intuizione quando aveva visto un piccolo tatuaggio sotto l’ascella del nonno. Non era vero che il nonno si era schierato con i tedeschi, che tra l’altro erano i nemici che avevano occupato l’Olanda, perché voleva combattere i russi. Non era vero che, dopo aver visto quello che i tedeschi facevano in Russia, era passato nelle file della Resistenza. Non era vero che era stato assolto dal tribunale dopo la fine della guerra. Aveva fatto parte delle SS, punto e basta.
Aveva assistito a scene di una violenza indicibile. Aveva partecipato a massacri. Ci aveva fatto l’abitudine in un sonno della coscienza ed era stranamente sopravvissuto fino alla fine. Altri segreti ancora vengono fuori dai diari, sul periodo in Venezuela, sul suo matrimonio con una ragazza il cui sangue creolo sarebbe riapparso a sorpresa (sgradita) nel figlio, il padre dei gemelli, su quella zia che Hugo ritrova e che lo scambia per il nonno di Hugo, il suo proprio padre. Perché c’è anche questa beffa del destino, assomigliare fisicamente ad un nonno che si finisce per disprezzare, essere un suo sosia più giovane.
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il personaggio vero dietro Willem Adema
Il presente è fatto di squarci di memorie
felici di Hugo con la fotografa che poi sbandiererà il loro rapporto in una
mostra fotografica svilente per Hugo, di incontri tenerissimi con le due
persone che finiscono per essere ‘famiglia’ per il protagonista, di mesi di una
ripresa furiosa di creazione pittorica mentre lo scrittore scompare nell’ombra:
la storia di Willem Adema appartiene al nipote e non a lui, che però, con un
effetto meravigliosamente straniante, ce la racconta nel romanzo che stiamo
leggendo.
Ancora un altro doppio mentre ci
avviciniamo alla conclusione- Willem il giovane trionfa al varo della
gigantesca nave, un futuro sempre più ricco si apre davanti a lui (e a chi
importa delle conseguenze ambientali, del cambiamento climatico, tutte
‘chiacchiere di scienziati sovvenzionati’); Hugo allestisce una mostra di
quadri rivelatori, con un percorso punteggiato da brani presi dal diario del
vecchio Adema che i visitatori ascolteranno nelle cuffie- la verità deve venire
alla luce. “Tutto brucia a causa del fuoco della brama…Lìberati vedendo la
brama in ogni cosa…La risposta al dominio del fuoco è l’assenza di fuoco.
L’estinzione. Il nirvana.”
Un libro bellissimo. Da leggere.





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