Voci da mondi diversi. Giamaica
Nicole Dennis-Benn, “Here comes the sun”
Ed.
66thand2nd, trad. Federica Principi, pagg. 352, Euro 18,00
Giamaica. Montego Bay. Il Paradiso dei
turisti. Solo dei turisti, non è di certo il paradiso per le donne che
improvvisano sul molo bancarelle per cercare di attrarre con la loro merce
quelli che sbarcano dalle navi da crociera, non di certo per le ragazze che si
vendono per aiutare la famiglia, non per i pescatori, non per tutti i
giamaicani che vivono in casupole con i tetti di lamiera. E il sole che colora
di rosso e oro il mare non sorge splendente per loro.
Delores, Margot, Thandi e Verdene sono le donne protagoniste del romanzo della scrittrice giamaicana Nicole Dennis Benn, donne vittime del colonialismo, dei modelli imposti dai bianchi, dei pregiudizi e dell’oscurantismo, e degli uomini, sempre degli uomini. Perché gli uomini si impongono con la forza per ottenere quello che vogliono. E vogliono sempre la stessa cosa.
Quando Margot era nata, Delores aveva sedici
anni e sua figlia ne aveva ancora di meno quando lei l’aveva venduta ad un
turista per 600 dollari. Come si poteva resistere al pensiero di quello che si
poteva comprare per 600 dollari? E poi Delores voleva distogliere l’attenzione
di Margot da Verdene che le aveva detto che era bella- di Verdene si dicevano
tante cose, si diceva che le piacessero le donne, che era per questo che sua
madre l’aveva mandata a studiare in Inghilterra.
E poi, a distanza di quindici anni da Margot, era nata Thandi. Dal padre indiano Thandi aveva ereditato i bei capelli lisci, su Thandi si centravano tutte le aspettative della madre e della sorella. Thandi non sarebbe stata come loro, Thandi non avrebbe fatto la fine di Margot che lavorava in un hotel e la si vedeva uscire al mattino dalle stanze dei clienti quando non dal letto del proprietario dell’albergo- l’avrebbe nominata manager nel nuovo resort grandioso che aveva in mente di costruire? Thandi frequentava la scuola privata gestita dalle suore, usciva di casa indossando una divisa immacolata, Thandi sarebbe diventata un dottore, era per lei che la madre e la sorella risparmiavano. E glielo facevano pesare.
Nessuna di queste donne è libera, tutte
hanno subito violenza quando erano bambine (anche Thandi che non lo ha mai
detto a nessuno) o poco più che bambine. L’omosessualità è proibita in
Giamaica, Margot non deve essere vista quando entra nella casa rosa che Verdene
ha ereditato dalla madre, quando Thandi si innamora di un pescatore spiantato
deve incontrarlo di nascosto- non è adatto a lei, sono ben altre le ambizioni
di Margot e di Delores per lei. Thandi deve pensare a studiare e a nient’altro.
E deve lasciar perdere anche il desiderio di studiare arte, anche se è dotata-
chi ha mai fatto soldi con i quadri?
C’è altro però che occupa la mente di
Thandi, e questo è una delle tante tematiche del libro, insieme alla
preoccupazione di far soldi in qualunque maniera, vendendo il proprio corpo e
quello di altre ragazze- Margot accetta di reclutare e istruire giovani donne
per ogni gusto dei turisti che accorreranno nel nuovo resort. Thandi vuole schiarirsi
la pelle, perché l’immagine della bellezza pubblicizzata è bianca. E si reca di
nascosto da una ciarlatana che la avvolge nella pellicola dopo averla spalmata
di qualche crema di certo nociva. Essere bianche ed essere ricche, è questo che
si vuole. Per raggiungere la ricchezza Margot accantona ogni freno morale, non le importa che gli abitanti di River Bank,
dove lei è cresciuta, debbano lasciare le loro case per permettere la
costruzione del nuovo resort di lusso, non le importa neppure che imbroglino la
sua amica del cuore. Quando il sole, che
non appariva da giorni, scintilla sull’acqua azzurra della piscina, Margot è
sola, è rimasta sola.
Un romanzo triste e drammatico, una realtà
buia dove noi, che ci immaginiamo nei panni dei turisti bianchi, vedevamo solo
luce e colori.
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