Voci da mondi diversi. Asia
love story
il libro ritrovato
Murakami Haruki, “1Q84”
Ed. Einaudi, trad. Giorgio
Amitrano, pagg. 718, Euro 20,00
Si è già parlato tanto, al momento in cui ne scrivo, dell’ultimo romanzo
di Murakami Haruki e mi pare impossibile riuscire a dire qualcosa di nuovo o di
diverso. Ci proverò, perché, dopotutto, non esiste ‘un’ romanzo che tutti
leggono ed è uguale per tutti. ‘Quel’ romanzo è in realtà tanti romanzi diversi
quanti sono i suoi lettori- e ciò è più che mai valido per un libro sfaccettato
come quello dello scrittore giapponese.
Iniziamo dal titolo stuzzicante, quasi ci
ponesse esso stesso una domanda sul suo significato, giocando sul fatto di
contenere già, dentro di sé, la domanda. “1Q84”, in cui la lettera Q sta per question mark, punto interrogativo. Le
vicende dei due protagonisti, Aomame e Tengo, si svolgono in realtà nel 1984 (è
chiaro il riferimento al mitico “1984” di Orwell). Un attimo: si svolgono
realmente nel 1984? Oppure nel 1Q84 che non è affatto un anno parallelo in un
mondo parallelo, ma una ramificazione del 1984 che non esiste più? Ad un certo
punto, all’inizio, Aomame, chiusa in un taxi bloccato in un ingorgo di traffico
sulla tangenziale di Tokyo, aveva chiesto al tassista di farla scendere ed
aveva utilizzato una scala di emergenza che lo stesso autista le aveva
indicato: ecco, era là che era avvenuto per lei una sorta di scambio di binario
che l’aveva trasportata nella nuova dimensione temporale caratterizzata da due
lune nel cielo. Che lei aveva notato, mentre i più neppure se ne accorgono,
continuando a vivere in quello che ‘pensano’ sia il 1984.
Anche le due storie di Aomame e Tengo
sembrano scorrere parallele, proprio come i due anni. Poi ci accorgiamo, però,
che non è così. Sembrano non avere nulla in comune e poi succede, invece, come
nei vasi comunicanti, che stranamente schegge di una storia scivolano dentro
l’altra, la seconda luna verde entra anche nella visuale di Tengo, la Sinfonietta di Janáček- che veniva trasmessa alla radio
sul taxi di Aomame- scorre come una colonna sonora lungo tutto il libro. E i
Little People fanno capolino nella vita di Tengo, e poi in quella di Aomame,
ma, prima di tutto, nel romanzo dentro il romanzo, “La crisalide d’aria”.
Riprendiamo da capo, cercando di fare
uno schema, di introdurre i personaggi per lasciarvi poi scoprire la profondità
delle loro storie. Aomame è sulla trentina, il fisico asciutto da istruttrice
in un circolo sportivo. E’ single e, per le sue avventure sessuali, predilige
uomini non giovani e un po’ calvi. Ha un’altra attività segreta: uccide su
commissione. Usa una tecnica personale che non lascia traccia. Per più di un
aspetto ci fa pensare alla mitica Lisbeth Salander di Stieg Larsson, questa
androgina Aomame che toglie di mezzo gli uomini che odiano le donne- quelli che
usano violenza contro mogli e amiche, o che stuprano le bambine. L’ultimo
incarico che riceve è di spingere ad altra vita il carismatico capo di una
setta religiosa…
Pure Tengo è sulla trentina. Insegna matematica, scrive ma senza grande
successo. Finché riceve l’incarico di riscrivere il libro di una giovanissima
esordiente, “La crisalide d’aria”, che ha buone possibilità di vincere un
premio letterario se solo fosse scritto in forma migliore. Un libro
affascinante nella sua stranezza, sospeso tra realtà e irrealtà. Tuttavia
l’autrice asserisce che è tutto reale, anche i Little People che appaiono nel
libro. Chi è, da dove viene, perché non sta più con i genitori la
diciassettenne Fukaeri che ammette di aver dettato il libro ad un’amica perché
dislessica? E perché deve scomparire dopo il successo ottenuto dalla
pubblicazione del suo libro? L’atmosfera si carica di pericolo, è come se
cumuli di elettricità si addensassero su Tokyo per scaricarsi poi in un
fortissimo temporale: i Little People sono padroni anche degli elementi
atmosferici?
Di certo sembrano forzare una convergenza delle linee parallele
delle vite di Aomame e di Tengo, perché “1Q84” è, tra le tante altre cose e
forse prima di tutto, una straordinaria storia di un amore romantico, per
quanto strano possa apparire, e anche, semplicemente, un libro che parla di
amore in tante forme, pure di stravolgimenti d’amore, di vittime di un mal
inteso amore. Un libro sottilmente inquietante, molto bello, che termina con la
risoluzione di Tengo, “Troverò Aomame”.
Attendiamo il seguito per sapere se ci
riuscirà, e in quale mondo e in quale tempo.
la recensione è stata pubblicata su www.stradanove.net
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