Voci da mondi diversi. Stati Uniti d'America
romanzo 'romanzo'
FRESCO DI LETTURA
Ann Patchett, “Il bene comune”
Ed. Ponte alle Grazie, trad.
Baiocchi e Tagliavini, pagg. 332, Euro 14,28
Los Angeles, primi anni ‘60. Una festa di
battesimo per Franny che ha già quasi un anno, figlia di Fix Keating,
poliziotto, e Beverly, bellissima, bionda, luminosa. Non invitato, con una
bottiglia di gin in mano, si presenta Bert Cousins, avvocato- quando ha saputo
della festa da un collega, gli è parsa l’idea migliore per fuggire dai suoi tre
marmocchi urlanti e dalla moglie incinta. Con la complicità del gin e della
confusione, Bert bacia Beverly. Le conseguenze sono la storia contenuta nel
romanzo “Il bene comune” di Ann Patchett, la storia di due famiglie con un
totale di sei figli che seguiamo per cinquant’anni, inchiodati alla lettura,
stregati, incapaci di interromperla.
Bert e Beverly non si separano subito dai
rispettivi coniugi, fa a tempo a nascere Albie, che diventerà un bambino
pestifero, un adolescente difficile da gestire (darà fuoco alla scuola), un
ragazzo che farà il fattorino per guadagnarsi da vivere. E poi decidono di
trasferirsi in Virginia. Ogni estate i quattro bambini Cousins prendono l’aereo
per passare le vacanze con il padre, la matrigna e le due sorelle acquisite,
Franny e Caroline. Bert sfrutta ogni
pretesto per prolungare le ore di lavoro, Beverly si occupa il meno possibile
della piccola tribù, i bambini- due maschi e quattro femminucce- si coalizzano
nell’odio verso i genitori, si dividono in ‘grandi’ e ‘piccoli’ (Fran e Albie),
quando vogliono sbarazzarsi di Albie che è un intralcio per i loro giochi gli
danno da succhiare i Tic Tac- le
pastiglie rosa che il primogenito Cal porta sempre con sé, è il Benadryl che
deve prendere in caso di emergenza, se dovesse essere punto da un’ape. Albie si
addormenta e i cinque possono nasconderlo tra la biancheria da lavare. C’è un
avvenimento chiave che capita durante un’estate che nessuno dimenticherà mai e
che cambierà la vita di tutti, che porterà addirittura al divorzio tra Bert e
Beverly, anche se sei anni più tardi.
Il tempo fa dei salti in avanti e
all’indietro, nel romanzo di Ann Patchett- nessun problema a seguire la trama,
però, così come non facciamo fatica a ricordare tutti i personaggi. Quello
centrale è Franny, la bambina più bella che Bert Cousins avesse mai visto
quando l’aveva presa in braccio alla sua festa di battesimo. E Franny,
appassionata lettrice che ha interrotto gli studi di Legge e fa la cameriera in
un bar, deliziosa con la sua treccia bionda sulla schiena, incontra per caso
Leo Posen, un famoso scrittore che potrebbe essere suo padre, che non ha più
scritto niente da quindici anni, che beve decisamente troppo. Va da sé che
Franny se ne innamori, che gli parli di sé e della sua famiglia allargata, di
litigi, di risa, di pianti, di rancori e di silenzi. E che Leo Posen trovi
l’ispirazione per un romanzo, “Il bene comune”, per l’appunto. Ma è lecito
appropriarsi della vita degli altri, anche se la si trasforma in qualche
dettaglio?
Ann Patchett è straordinaria nell’approfondire le dinamiche dei rapporti
di coppia, di famiglia, tra fratelli. Rapporti che non restano uguali, fissi
nel tempo ma cambiano con il cambiare dei personaggi che maturano sotto i colpi
della vita. Caroline e Franny, che erano antagoniste e non si potevano
sopportare nell’infanzia, diventano amiche da adulte, quando si dividono la
cura dei genitori, anche questi criticati e mal sopportati dai bambini e poi
compresi e accuditi con il passare impietoso degli anni. “Come fanno i figli
unici?”, dice una di loro. Perché, nonostante tutto, nonostante Franny non
riesca a ricordare bene chi sia chi, nella famiglia del terzo marito della
madre Beverly, è il valore del ‘Commonwealth’ che prevale (e lasciatemi passare
il termine inglese del titolo, con il suo sotto-significato politico), tutti
per uno e uno per tutti, insomma.
Un romanzo bellissimo, impossibile da dimenticare, ricco di frasi che si
vorrebbero citare, di personaggi di cui si vorrebbe continuare a parlare, come
il padre di Franny, il poliziotto con cui scompariranno tutte le storie, una
volta che sarà morto.
Assolutamente imperdibile.
la recensione sarà pubblicata su www.stradanove.net
per contattarmi: picconem@yahoo.com
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