fresco di lettura
Edward Benson, “Lucia a Londra”
Ed. Fazi, trad. Alessandra Osti,
pagg. 320, Euro 15,00
Lucia Lucas, la Regina di Ridesholme, il
villaggio fittizio in cui Edward Benson ha ambientato la sua serie di romanzi
con Lucia come protagonista. E’ la Signora
Lucia Lucas, e suo marito è il signor
Philip Lucas (chiamato Pepino da Lucia che ama intercalare qualche parola di
italiano nei suoi discorsi, senza saperlo veramente, peraltro), non hanno alcun
titolo nobiliare, ma quante ambizioni! In realtà è Lucia ad essere ambiziosa,
Pepino la segue come un fedele cavalier servente- un marito è indispensabile in
società. Lucia è una snob, parola che deriva dal latino sine nobilitate e portata alla ribalta della scena letteraria da
William Thackeray nel romanzo “The book of snobs” (1848) anche se è Becky
Sharp, l’eroina del più famoso “Vanity Fair”, che assomiglia di più a Lucia.
Becky Sharp, l’arrampicatrice sociale per eccellenza, con un marito altrettanto
scialbo quanto Pepino, che calpesta amicizie e lealtà per farsi avanti-
dobbiamo riconoscere, però, che Becky non era simpatica quanto Lucia. Ad un
certo punto di “Lucia a Londra” un personaggio dice che essere arrabbiati con
Lucia significa mancare totalmente di senso dell’umorismo. Perché è impossibile
non ammirare Lucia. Perché riesce a cavarsela in qualunque situazione. Perché
parla anche di quello che non sa, fa delle gaffes
gigantesche ed è però capace con un doppio salto mortale di rimediare, mente
spudoratamente ma in maniera amabile.
un immaginario Ridesholme nelle Cotswold |
L’idea di Lucia che lasciava Riseholme era
un’autentica bomba innescata. Al momento dell’esplosione, Georgie vide
Riseholme disintegrarsi in una miriade di frammenti. E poi, debolmente,
attraverso il fumo, gli parve di vederla ancora intatta. Qualcuno, certo,
avrebbe dovuto riempire il trono vuoto e assumere la direzione delle cose.
A Riseholme Lucia appare come una
traditrice. Non aveva sempre detto, Lucia, che niente era paragonabile
all’incanto della vita in quel luogo riparato? E gli amici si organizzano,
Lucia vedrà che la sua presenza non è indispensabile. Una signora si procura
una tavoletta per convocare gli spiriti e, ascoltando il suggerimento di uno di
questi, si decide di aprire un museo: ognuno fornirà qualche preziosa reliquia
del passato. E’ roba di poco conto, in realtà, Lucia- tornando a Riseholme per
un paio di giorni- si prenderà gioco di loro e verrà quindi ostracizzata dagli
amici di un tempo.
Il romanzo di Edward Benson
(quinto di sei figli dell’arcivescovo di Canterbury, nato nel 1867 e morto nel
1940) è uno di una serie di sei che hanno Lucia per protagonista. “Lucia a
Londra” fu pubblicato per la prima volta nel 1927: è fresco, divertente e
pungente adesso come allora.
la recensione è stata pubblicata su www.stradanove.net
Edward Benson |
Nessun commento:
Posta un commento