Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
cento sfumature di giallo
in altre lingue
Peter May, “Lockdown”
Ed. Riverrun, formato kindle Euro
5,49
Un tempismo eccezionale, aver fatto uscire l’edizione digitale di questo
romanzo di Peter May il primo di aprile 2020, in piena pandemia da coronavirus.
Il primo pensiero è quello di una manovra commerciale- e di certo lo è per
quello che riguarda la data di pubblicazione che fa leva sulla curiosità (anche
la mia). Poi pensiamo che è impossibile che il romanzo sia stato scritto e
corretto e consegnato in due mesi e dobbiamo credere a quello che Peter May
stesso dice- che aveva scritto “Lockdown” nel 2005, dopo aver fatto ricerche
sulla SARS per un altro suo libro, ma che il suo editore non lo aveva voluto
pubblicare giudicandolo troppo irreale: adesso che non è più irreale, è il
momento giusto. Perché il romanzo è lo specchio di quello che sta accadendo
intorno a noi.
Un’influenza aviaria ha messo Londra in ginocchio. È causata da un virus
con un’altissima capacità di contagio e il tasso di mortalità è altissimo-
l’80%. I crematori funzionano a pieno regime, è stata imposta la legge
marziale, le strade sono deserte, i negozi chiusi, le insegne divelte, le
famose luci di Piccadilly Circus sono spente, la polizia non riesce a far
fronte alla piccola criminalità e allo sciacallaggio, i rapporti umani si sono
dissolti- chiunque può infettarti, si devono mantenere le distanze, abbracci ed
effusioni sono un ricordo del passato. Le poche persone che sono in giro
sembrano zombie con la faccia coperta dalla mascherina che rende ogni
riconoscimento impossibile. Un farmaco, il KillFlu (la fortuna della casa
farmaceutica che lo produce), può combattere il virus- il KillFlu vale oro.
In questa ambientazione che riconosciamo con un brivido si svolge la
trama gialla del romanzo. Durante gli scavi per erigere un ospedale provvisorio
viene ritrovato un sacco con delle ossa. L’ispettore Jack McNeil, alle sue
ultime ore di servizio, è incaricato del caso e si avvale della consulenza di
un’amica microbiologa che non solo riconosce che le ossa devono essere state di
una bambina, ma riesce anche a capire che la bimba doveva essere asiatica e che
soffriva di una grave malformazione- aveva un labbro leporino su di cui non era
stato fatto nessun intervento correttivo. Se qualcuno si chiede che importanza
possa avere un morto in più nell’ecatombe giornaliera dei morti per il virus,
per McNeil l’importanza è proprio in questo- ha assistito impotente ai rantoli
del suo unico figlio, vuole rendere giustizia alla piccola sconosciuta che qualcuno
ha ucciso. Ed è subito chiaro che la sua morte nasconde qualcosa di grosso, se
si osservano le forze che si mettono in moto.
È una lettura che incuriosisce, quella di “Lockdown”, e per motivi che
non hanno a che fare con la soluzione dell’enigma poliziesco. Incuriosisce la
capacità tipica degli scrittori, di saper cogliere i pericoli che avvertono
nell’aria, le minacce distruttive nei confronti della società in cui viviamo, e
di lavorarci con l’immaginazione proiettandoli nel futuro, con tutte le
conseguenze. È questa capacità che ci ha dato grandi romanzi distopici come
“Coraggioso nuovo mondo” e “1984” e che è alla base di “Lockdown”.
La trama del
romanzo di Peter May avrebbe avuto bisogno di qualche revisione ma certamente
ha un suo interesse e purtroppo anche una sua plausibilità. La parte che più
colpisce- proprio perché vi troviamo il riflesso di quello che stiamo
sperimentando- è la descrizione della fine di un modo di vita che avevamo dato
per scontato, la capsula di solitudine in cui ognuno è rinchiuso, la
rassegnazione fatalista alla morte, il profondo dolore nel non potersi accomiatare
da chi ci precede nell’aldilà e nel non poter rendere l’onore dovuto ai
defunti.
Da brivido la scena conclusiva sul
London Eye, la grande ruota costruita per il nuovo millennio, memento della
legge inesorabile della sorte che sale e scende (e in qualche maniera ci
ricorda la famosa scena de “Il terzo uomo” sulla ruota del Prater di Vienna,
anche quella una storia di scelta tra la vita e la morte, tra il Male e il
Bene).
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