martedì 4 novembre 2025

Kim Ho-Yeon, “Le meraviglie del minimarket di Cheongpa” ed. 2025

                                                Voci da mondi diversi. Corea



Kim Ho-Yeon, “Le meraviglie del minimarket di Cheongpa”

Ed. Salani, pagg. 352, Euro 19,00

 

    Il nuovo romanzo dello scrittore coreano Kim Ho-Yeon è il seguito de “Il minimarket della signora Yeom”- chi non lo ha letto non farà nessuna fatica ad ‘entrare’ nel minimarket e gli verrà voglia di recuperare le storie di alcuni dei personaggi, chi, invece, lo ha letto, proverà piacere a scoprire che cosa è successo ai personaggi già incontrati e a conoscerne altri. Il filone del romanzo è quello che conosciamo- il minimarket come micro-mondo, un possibile luogo di incontro piccolo in una enorme metropoli con tavolini all’esterno dove si può bere e consumare un pasto veloce.

     Ci sono alcune novità. Il Covid, prima di tutto, che obbliga al distanziamento sociale e a quello di indossare la mascherina e che ha portato alla crisi economica molti gestori di locali pubblici che hanno perso gran parte della clientela.

La signora Yeom ha ceduto il ruolo di titolare del minimarket al figlio Minsik di cui ricordiamo la svogliatezza e l’inettitudine, mentre la signora Oh è diventata la manager del minimarket.


Nel romanzo precedente il protagonista finiva per essere il barbone che la signora Yeom aveva ingaggiato come guardiano notturno dopo che questi aveva recuperato per lei la borsetta che le era stata rubata in stazione, un personaggio singolare che taceva sul segreto della sua vita e che si era rivelato un grande aiuto, non solo nella gestione del negozio ma anche nei confronti di clienti con una varietà di problemi. Anche qui il protagonista è il nuovo guardiano notturno, un uomo dal fisico robusto che sembra stupido ma non lo è affatto. Come già Dokko, anche lui ha una sensibilità particolare, suscita spesso l’antagonismo delle persone che ha di fronte ma poi è capace di insinuarsi nelle loro simpatie, nel portare alla luce le loro debolezze, nel suggerire loro una via di uscita dalla crisi o dal momento di stallo in cui si trovano.

    È una carrellata di personaggi e di storie, questo romanzo. Viene da pensare- e perdonate il paragone che non è affatto in ordine di grandezza- al ‘Decamerone’ o alle ‘Canterbury tales’. C’è un pretesto per incontrare delle persone- era la villa nel Decamerone, un pellegrinaggio nell’opera di Chaucer, qui il minimarket-, in Bocaccio imperversava la peste e qui il Covid. In ogni caso ognuna di queste opere racchiude un piccolo mondo.

Ne “Le meraviglie del minimarket di Cheongpa” la prima storia riguarda l’anziano commesso che incontra di nuovo la figlia con cui non aveva rapporti da tempo, poi c’è il proprietario di un ristorante specializzato nei piatti di carne- il ristorante è in crisi, lui è un uomo testardo che passa ogni sera a ubriacarsi seduto ad un tavolino fuori dal minimarket-, una ragazza che ha faticato per laurearsi e adesso non riesce a trovare lavoro, un ragazzino grasso che si sente incompreso in famiglia.


   Infine, o non proprio infine, perché le ultime storie sono quelle più significative  e completano il romanzo chiudendo il cerchio dei racconti, leggiamo dell’apparentemente sciocco Gumbae, il guardiano notturno che aveva una carriera d’attore e voleva immedesimarsi nel personaggio che doveva recitare, dello sgraziato e antipatico Minsik (quanto cambia anche lui sotto l’influsso del guardiano notturno!), della dolce signora Yeom che era andata dalla sorella per allontanarsi dal figlio, e della scrittrice, quella che già conoscevamo e che guardava il minimarket dalla sua finestra- questo è una specie di romanzo dentro il romanzo, quasi una sorta di scatole cinesi.

    “Le meraviglie del minimarket di Cheongpa” è un libro che affronta temi importanti con leggerezza- preoccupazione per il lavoro, la ricerca di se stessi, i rapporti tra genitori e figli, tra fratelli maggiori e minori- e con lo spauracchio del Covid sullo sfondo. E tuttavia, anche se si legge con piacere e curiosità, due romanzi sono sufficienti per sfruttare questo filone.



 

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