sabato 12 ottobre 2024

Hotate Shinkawa, “Intrigo a Tokyo” ed. 2024

                                               Voci da mondi diversi. Giappone

                                           cento sfumature di giallo

Hotate Shinkawa, “Intrigo a Tokyo”

Ed. Piemme, trad. S. Lo Cigno, pagg. 256, Euro 18,90

 

    Un inizio brusco, in questo mystery giapponese di Hotate Shinkawa, nata a Dallas ma cresciuta a Miyazaki. Serve al lettore per conoscere la protagonista che è anche l’io narrante- la giovane avvocata Reiko (l’autrice del libro ha studiato legge a Tokyo e ha esercitato l’avvocatura). 

Reiko incontra il fidanzato e rifiuta l’anello di fidanzamento che lui le ha comprato- troppo misero, lei vale ben di più, lui avrebbe dovuto spendere più di tre volte tanto. La scena seguente non fa che accentuare questo aspetto della sua personalità: il premio di produzione che le viene dato nello studio legale in cui lavora non è adeguato e Reiko si licenzia. Non si fa problemi a evidenziare il valore che per lei hanno i soldi.

   Ed ecco che incomincia il vero romanzo. È morto Eiji, un compagno di studi di cui Reiko era stata innamorata per un breve periodo. Era un ragazzo molto bello, molto generoso e molto ricco perché la sua famiglia gestiva un’importante casa farmaceutica. Una banale influenza che si era aggravata ne aveva causato la morte. Adesso viene ‘il bello’, alquanto paradossale.


Nel testamento Eiji nomina erede la persona che l’ha ucciso. Ma come? non è morto di morte naturale? E se, entro tre mesi, l’assassino non si trova, tutto il suo patrimonio andrà allo Stato. Ci sono poi molte clausole, è tutto molto dettagliato- è sufficiente dire che Eiji ha lasciato dei beni in eredità anche a tutte le ragazze con cui ha avuto una relazione (ne fa un elenco preciso, c’è anche Reiko nell’elenco oltre ad una cognata e ad altre donne conosciute dalla sua famiglia). A questo punto un comune amico si rivolge a Reiko e la convince a difendere la sua causa: aveva avuto una brutta influenza e ne era appena uscito quando aveva incontrato Eiji- non possono sostenere che è stato lui ad ucciderlo, contagiandolo?

     Ci saranno degli sviluppi, scomparirà il testamento, morirà l’avvocato responsabile di far eseguire le volontà del defunto, la trama si ingarbuglia- come è morto veramente Eiji? E Reiko si trova a riflettere sulla sua smodata ambizione, sul valore dei soldi, prima dell’appianamento finale.


    “Intrigo a Tokyo”- il titolo originale è “My ex-boyfriend’s last will and testament”, più esplicito di quello italiano in cui, peraltro, la parola ‘intrigo’ è perfetta- ha vinto il This Mysery Is Amazing Grand Prize ed è stato adattato per la televisione. È un thriller singolare che non dà assolutamente nessun brivido e si basa su disquisizioni prettamente legali che vengono esposte, però, con gran brio dalla protagonista che si rivela un’avvocata competente con  il gran pregio di saper sorridere di se stessa e della sua fame di denaro. È un romanzo piacevolmente rétro che stuzzica la nostra curiosità e solletica la nostra capacità di mettere insieme i pezzi del puzzle.


Nessun commento:

Posta un commento