Voci da mondi diversi. Croazia
cento sfumature di giallo
Jurica Pavičić, “Acqua rossa”
Ed. Keller, trad. Estera Miocic, pagg.
367, Euro 18,50
Dopo aver ballato una notte intera, dopo aver amoreggiato con il figlio del panettiere (il suo fidanzatino, però, era un altro e quella notte si trovava sull’autobus di ritorno da Spalato), di Silva si perdono le tracce. Ma quante sono le adolescenti che scappano di casa? Oltretutto viene fuori che le compagnie frequentate da Silva non erano poi tanto per bene, girava droga, forse spacciava lei stessa. E c’era una testimone che aveva parlato con lei, in coda per acquistare un biglietto per andare…dove? La testimone non lo sapeva, però era certa fosse lei. Quando? Sabato 23 settembre? Ma no, doveva essere la domenica mattina.
Una data che ritorna ancora ed ancora, quel
23 settembre, perché la vita si è fermata quel giorno, prima di tutto per i
genitori e il fratello gemello di Silva, e poi per gli altri implicati nel
caso, il figlio del panettiere, il fidanzatino, l’ispettore. È come un compleanno
mancato, quel 23 settembre. Ad un certo punto la polizia smette di indagare
oltre. Se Silva è andata all’estero, avrà avuto qualche motivo, si farà viva
quando vuole lei. Solo il gemello Mate non si arrende. Continuerà a cercarla
per ventisette anni, seguendo ogni labile traccia, senza arrendersi.
L’anno era il 1989. L’ultimo anno del comunismo. L’ultimo anno dei ritratti di Tito appesi negli uffici e nelle case. L’ultimo anno in cui il nome di Gorki (voluto dal nonno partigiano in onore dello scrittore russo) era un nome onorevole, prima che anche la statua al nonno partigiano venisse abbattuta. I ragazzini poco più grandi di Silva saranno arruolati (il figlio del panettiere è felice di partire e scansare le occhiate malevole, non sa che cosa lo aspetta), l’ispettore viene sollevato dall’incarico (lo ritroveremo che cerca di acquistare terreni per conto di un’impresa immobiliare irlandese che vuole edificare un villaggio turistico, ‘tuo nonno sparerebbe subito ad uno come te’, gli dice una vecchia raggirata perché venda la sua proprietà), un ex spacciatore assume ruoli di comando, il fidanzatino si imbarca per mari lontani.
Sono trent’anni che hanno cambiato tutto, ma
proprio tutto nella ex Jugoslavia e nel paesino dalmata diventato meta turistica.
Hanno portato il consumismo e la corruzione. E una soluzione inaspettata.
La
narrativa scorre veloce, i capitoli sono intitolati ai vari personaggi su cui
si sposta l’attenzione, mentre gli anni si susseguono con il solo punto fermo
di una notte di settembre. Le persone cambiano, di dentro e di fuori. Sarebbero
cambiate comunque, ma come sarebbero se Silva non fosse scomparsa? che
direzione avrebbe preso la vita del fratello gemello che aveva interrotto gli
studi per dedicarsi alla ricerca di lei? e quella dei genitori? e del
panettiere? e del fidanzatino che è diventato un colosso obeso? e di Gorki?
Silva aveva rovinato la vita a tutti. Era lei che l’aveva rovinata oppure…?
Questo non è un comune ‘giallo’, leggetelo
per quello che vi dice della Storia.
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