sabato 12 ottobre 2019

Olga Tokarczuk, “Guida il tuo carro sulle ossa dei morti” - PREMIO NOBEL 2019


                                                        Voci da mondi diversi. Polonia
                                                              Premio Nobel 2019

Olga Tokarczuk, “Guida il tuo carro sulle ossa dei morti”
Ed. Nottetempo, trad. Silvano De Fanti, pagg. 349, Euro 16,50
Titolo originale: Prowadź swój pług przez kości umarłych


      La presenza di Boros mi fece ricordare come si sta quando si vive con qualcuno. E com’è vincolante. Come distoglie dai propri pensieri e distrae. Come l’altra Persona comincia a infastidirci non tanto perché faccia qualcosa che dà ai nervi, quanto per il semplice fatto che c’è. E quando la mattina presto usciva diretto al bosco, benedicevo la mia splendida solitudine. Com’è possibile, pensavo, che le persone vivano insieme per decenni in uno spazio ristretto?

    Un paesino su un altopiano, al confine tra Polonia e Cechia. Un paradiso nella natura, uno di quei luoghi incontaminati dove si incontrano i cervi nei boschi. D’inverno la temperatura raggiunge anche i venti gradi sotto zero, molte delle abitazioni sono case di villeggiatura estiva, disabitate nei mesi freddi. E’ questo il lavoro di Janina Duszejko: tenere d’occhio le case delle vacanze. In passato Janina è stata ingegnere di ponti e poi insegnante di inglese. Ha un’età imprecisata, è in pensione, è afflitta da dolori e mali varii- deve aver superato la sessantina.

     Janina Duszejko è la protagonista e voce narrante dell’insolito romanzo “Guida il tuo carro sulle ossa dei morti” di Olga Tokarczuk, scrittrice polacca molto nota in patria. E’ Janina ad essere insolita e a rendere originale la trama del romanzo. Più di uno tra gli abitanti del paesino la considera matta- e non a torto. Se proprio non è pazza nel senso clinico della parola, di certo è un po’ ‘fuori di testa’, strana. Ha due passioni dominanti: gli animali e l’astrologia. E una terza: la poesia di William Blake, poeta visionario inglese. Dite a Janina la data della vostra nascita, anno, mese, giorno e ora, e lei vi farà l’oroscopo. Janina è anche in grado di dirvi quando morirete: il linguaggio dei pianeti- come influenzino la vita di ognuno- non ha segreti per lei. Gli animali, poi, sono alla pari degli esseri umani per Janina. Anzi, sono migliori: non sono né malvagi, né traditori, né infidi. Janina ha un linguaggio tutto suo, soprattutto usa dei soprannomi per le persone: le pare che un soprannome sia più caratterizzante. Così il suo vicino di casa si chiama Bietolone, un altro Piede Grande. Ci sono poi Buona Novella, Cappotto Nero, la Cinerea, Occhio di Lupo. E Dyzio (questo è soltanto un diminutivo) che condivide con lei l’amore per Blake. Quanto agli animali- sentirete parlare di Sorelle, di Bambine, di un coleottero raro chiamato Cucujus haematodes

     Il primo a morire è Piede Grande. Si pensa ad un incidente. Ma Janina ha un’altra idea: è convinta che siano stati gli animali ad ucciderlo, per punirlo della sua crudeltà. Scrive a tal senso delle lettere alla polizia, va di presenza ad esporre le sue tesi. Janina è un’esperta, conosce casi storici in cui animali sono stati condannati a morte, cita luoghi e date…Possiamo non dar ragione a chi dice che Janina è una vecchia pazza? E comunque si susseguono altre morti: se qualcuno poteva avercela con tutte le vittime, erano proprio gli animali. Persino le impronte vicino ai corpi fanno pensare che gli assassini siano gli animali che si sono presi la rivincita.
William Blake
    “Guida il tuo carro sulle ossa dei morti” è, prima di tutto, un libro divertente. La lucida follia colta di Janina Duszejko ci diverte. Con le sue digressioni astrologiche, i disegni a forte contrasto in bianco e nero, le citazioni di Blake (che vengono sempre a proposito), le sue amicizie con persone che sono solo un poco meno stravaganti di lei, le sue riflessioni nostalgiche, la sua saggezza nella follia, Janina ci distrae dalla crudeltà dei delitti, messi appassionatamente sullo stesso piano della violenza nei confronti degli animali. E, usando il genere del thriller, Olga Tokarczuk ha scritto un romanzo che piacerà agli ambientalisti e ai membri delle leghe per la protezione degli animali. Ma non soltanto a loro.

la recensione è stata pubblicata nel 2012 sul sito www.wuz.it



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