Casa Nostra. Qui Italia
seconda guerra mondiale
romanzo di formazione
Andrea Molesini, “Dove un’ombra
sconsolata mi cerca”
Ed.
Sellerio, pagg. 279, Euro 15,00
La laguna di Venezia. Forse è perché la laguna è un paesaggio unico che
Andrea Molesini ci ritorna in ogni suo romanzo. Come se non gli bastassero le
pagine e le parole per dire le sfumature di luce, il sussurro del vento sulle
acque, il bisbigliare del vento tra le canne, il grido degli uccelli, le storie
che si nascondono sulle isole della laguna.
Ancora una storia di guerra nel suo ultimo romanzo “Dove un’ombra
sconsolata mi cerca”. E ancora un romanzo di formazione. Bello il titolo, un
verso di Anna Achmatova. Inquietante, perché dove si aggira un’ombra, dietro
l’ombra ci deve essere una storia tragica, e non sappiamo quanto.
Guido, il protagonista e io narrante, ha quattro anni all’inizio del suo
racconto. E’ il 1934. Suo padre è ‘il comandante’, ufficiale di marina che lavora
per i servizi segreti e ha l’hobby di realizzare mappamondi di ogni dimensione.
La mamma insegna a Guido un’altra chiave di interpretazione del mondo. Poetica
e non razionale, non geografica, attraverso i sensi. Questa mamma molto amata
muore presto, quando Guido è un bambino di dieci anni. Fa in tempo a vedere
l’inizio della guerra, a proclamarsi antifascista, insieme al marito. Molti
soprannomi per gli altri personaggi del libro: il nostromo, la vecchia
Sussurro, la contessa, il maggiore tedesco, il remèr che è il padre di Scola-
il migliore amico di Guido, anche se più grande di lui.
Sono giornate memorabili, quelle che
Guido passa in barca con Scola. Guido legge ad alta voce “Guerra e pace”, Scola
gli parla delle donne. E poi Guido viene ‘reclutato’ a fare la staffetta,
insieme a Scola. Per i partigiani? Per il mercato nero? Guido si sente grande,
si sente importante. Fino a quando il comandante sospetta che tra le fila ci
sia un traditore.
La guerra accelera il processo di crescita di qualunque ragazzo e la
morte è un passaggio obbligato per diventare adulti. Guido era già diventato
grande dopo la morte della mamma. Ma il tradimento. Quello è difficile da
affrontare. Il tradimento e la morte scavano un baratro che Guido non riuscirà
mai a superare. C’è una scena a cui sarebbe stato meglio Guido non avesse
assistito, una scena che è come un marchio di fuoco, che gli farà vedere tutto
in modo diverso, che lo separerà per sempre dal padre. O per tanti anni a
venire. Chi ha tradito chi? Qualcuno ha tradito i partigiani e qualcuno ha
tradito Guido su un livello più personale?
Il tempo passa, la Storia va avanti. I combattenti della guerra stanno
morendo ad uno ad uno portandosi dietro le loro colpe e i loro segreti. Gli
anni sono passati anche per Guido. E’ sull’orlo della terza età quando scopre
la verità che aveva già sospettato. Potrà mai perdonare? Il colpevole non ha
mai perdonato se stesso.
La cifra stilistica di Andrea Molesini è un equilibrato miscuglio di
realismo e poesia, di storie che affondano nella grande Storia e che però
acquistano una certa vaghezza dai contorni non precisi, come se quel tocco
poetico fosse la nebbiolina della laguna. La vicenda raccontata in “Dove
un’ombra sconsolata mi cerca” è esile, pur contenendo un dramma. Acquista
risalto nel paesaggio in cui è immersa- quasi un paesaggio dell’anima.
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