Casa Nostra. Qui Italia
cento sfumature di giallo
Barbara Bellomo, “Il terzo relitto”
Ed. Salani, pagg. 376, Euro 16,90
Isabella De Clio, l’archeologa che già
abbiamo conosciuto ne “La ladra di ricordi”, è vicedirettore del museo di
Avola. Sono passati due anni da quando era a Todi e tornare nella sua Sicilia
le ha reso più facile abbandonare il sogno di amore per il commissario Caccia a
cui però continua a legarla un filo di rimpianto. Se esiste il caso, una sosta
non programmata di Isabella a Genova mentre si reca ad un convegno la spinge ad
un altro dei suoi furti ‘forzati’, dettati da una spinta interiore al di fuori
del suo controllo, e questa volta si tratta di un microfilm su cui le è caduto
l’occhio in biblioteca. E’ un antico documento proveniente dalla Tunisia che
suggerisce una rilettura della famosa battaglia navale delle Lipari combattuta
da Gneo Cornelio Scipione nel corso della seconda guerra punica del 260 a.C. Il
papiro originale parla di tre navi affondate nei pressi delle isole Eolie, anzi,
dice esplicitamente che le navi sono state volutamente affondate, evidentemente
perché non cadessero in mano nemica- trasportavano un carico prezioso. E però,
come Isabella scopre ben presto, due di queste navi sono già state ritrovate da
un noto ricercatore marino, Paul Anderson, e dal suo collega Tridente. Nessuno
ha mai parlato di reperti di valore al di là di quello, già di per sé
inestimabile, delle due trireme di epoca romana. Inoltre il ritrovamento delle
navi affondate è purtroppo associato alla tragica morte di una ragazza, una sub
esperta, per cause rimaste poco chiare.
Il romanzo di Barbara Bellomo si svolge
seguendo la stessa tecnica narrativa de “La ladra di ricordi”. Ci sono in
realtà due filoni che creano un’atmosfera di suspense, uno nel presente e uno
nel passato. Quest’ultimo serve per giustificare l’altro ma ha il pregio di
avvicinarci ad una Storia lontana, di far rivivere personaggi avvolti nel mito-
un console al cui nome era stato aggiunto il soprannome ‘Asina’ perché si
diceva temesse il mare e forse, invece, un’altra interpretazione si poteva dare
a quell’Asina, più consone all’incarico di prestigio che gli era stato
conferito dopo la sua liberazione dalle carceri cartaginesi-, e di consentirci
di seguire da vicino una battaglia navale in cui i romani intendevano sperimentare
la nuova arma dei rostri. Le scene del 260 a.C. nel Mare nostrum hanno lo stesso fascino di quelle del presente, quando
Isabella si immerge con Paul Anderson, dopo aver localizzato il terzo relitto.
Uno scenario incantevole. Se nel filone del passato cerchiamo di indovinare tra
le righe quale sia il carico delle tre navi e il piano che si cela dietro il
loro affondamento, in quello del presente Isabella rischia la vita per scoprire
la verità dietro la morte di Carla, la sub che tanto le assomigliava e che è
morta una ventina d’anni prima per una decompressione troppo veloce,
inspiegabile per un’esperta di immersioni come lei.
C’è un terzo filone ancora da seguire, ne “Il terzo relitto”, ed è
quello più intimo e personale della protagonista Isabella, una ragazza ‘malata’
di cleptomania nel tentativo di afferrare i ricordi, incapace di dimenticare
il tradimento del padre, diffidente verso tutti gli uomini, con la propensione ad innamorarsi
delle persone che non sono libere di ricambiare il suo amore- forse la paura è
troppo forte, forse non vuole in realtà legarsi a nessuno, forse non riesce a
credere che l’amore possa essere per sempre? E il lavoro che svolge, la
passione per i reperti, anche questi svelano la sua fragilità, la ferita mai
sanata dell’abbandono e del disinteresse paterno- “E poi, quando si studia il passato, c’è il filtro del tempo e non si
rischia di farsi del male”.
Bella la scrittura di Barbara Bellomo, splendida l’ambientazione (ci
sembra di sentire in bocca il gusto della granata alle mandorle sotto il sole
di Avola), scorrevoli e affascinanti gli scorci storici, intrigante la trama e
molto, molto amabile, con le sue debolezze, la protagonista dai capelli rossi.
Leggere a Lume di Candela è anche una pagina Facebook
la scrittrice Barbara Bellomo sarà presente, insieme a Rosa Teruzzi, a Tempo di Libri sabato 10 marzo 2018.
Nessun commento:
Posta un commento