Voci da mondi diversi. Francia
cento sfumature di giallo
FRESCO DI LETTURA
Marc Fernandez, “Onde confidenziali”
Ed. Sellerio, trad. F. Bruno,
pagg. 211, Euro 16,00
Non c’è mai fine al Male. Credevamo di aver
appreso tutto sui desaparecidos,
pensavamo che le madri addolorate con il fazzoletto bianco in testa fossero
quelle di Plaza de Mayo, che i bambini sottratti alle mamme oppositrici del
regime fossero soltanto quelli argentini, e invece “Ore confidenziali”, il
libro di Marc Fernandez (francese di origini spagnole), ci apre gli occhi su
quanto è successo in Europa, in Spagna, durante il franchismo e anche negli
anni seguenti, e ci chiediamo se la notizia apparsa a suo tempo sui nostri
giornali ci sia sfuggita per distrazione o perché non le è stato dato
abbastanza risalto.
Si calcola che siano stati dodicimila i
bambini desaparecidos in Spagna,
rubati appena nati e venduti a famiglie giudicate più idonee a farli crescere
in un ambiente sano e conforme allo spirito della destra del Generale Franco.
Marc Fernandez immagina un futuro/presente ravvicinato in una Spagna in crisi
economica in cui l’estrema destra ritorna al potere dopo anni di governo
socialista, imbavagliando i media e mettendo a tacere qualunque contestazione.
La sera stessa delle elezioni un giovane candidato del partito vincitore viene
assassinato in strada. E’ questo il primo delitto con cui si apre il romanzo in
cui il personaggio principale è Diego Martín, giornalista conduttore di una trasmissione radiofonica
che va in onda alla mezzanotte del venerdì, “Onde confidenziali” per l’appunto
(il titolo originale è “Mala vida”, dalla canzone di Manu Chao).
Alla radio Diego
Martín propone dei casi
di cronaca nera, aggiungendo nuove indagini chiarificatrici e interviste con
fonti attendibili. Alla trasmissione partecipa anche un procuratore che vuole
mantenere l’incognito- ogni settimana questo procuratore X che altera la voce
per non essere riconosciuto, parla di casi in corso, di fascicoli fatti sparire
da colleghi senza scrupoli, fa riemergere scandali. I delitti che si susseguono
ora- a Madrid, Valencia, Barcellona, cinque in tutto e spuntati ad uno ad uno
da chi li commette e di cui conosciamo subito l’identità- sono in apparenza
scollegati l’uno dall’altro, difficile venirne a capo. Il giudice David Ponce e
la detective Ana (un trans che arriva dall’Argentina, un personaggio molto
anticonvenzionale) collaborano con Diego per scoprire di più. E poi compare
sulla scena Isabel, avvocato, che ha mollato famiglia e lavoro a Parigi per
ritornare in Spagna da cui i nonni erano fuggiti negli anni della dittatura.
“Ore confidenziali” è il tramite ideale per lanciare la ‘bomba’- la notizia,
basata su prove e testimonianze, dei bambini sottratti alle madri negli anni
del Generalissimo e non solo. Erano in tanti a sapere, ad avvantaggiarsene, a
tacere. Da adesso la congiura del silenzio è infranta. L’indice di ascolto
della trasmissione è altissimo. Sono in molti, moltissimi, a farsi avanti, a
raccontare, a voler sapere di più, ad esigere giustizia. Usciranno indenni i
coraggiosi Diego, Ponce e Ana da questa tempesta? E Isabel, di cui seguiamo i
travestimenti e le imprese? Quale giudizio dare su chi si fa giustizia da sé?
“Onde confidenziali”, un romanzo tra realtà e finzione, scritto in uno
stile asciutto e scorrevole, si legge di un fiato: l’argomento è dolorosamente
scottante, impossibile non sentirci partecipi. Marc Fernandez sfrutta la
cornice del giallo e del noir per tenere il lettore ancora più avvinto- di
fronte ad un assassino che agisce con un piano preciso e messo a punto in ogni
dettaglio nel presente c’è chi ha preso parte, in maniera diversa, a crimini
nel passato. E per crimini si intende non solo e non necessariamente la morte
di qualcuno, sono stati atti criminali anche gli arresti degli oppositori, le
incarcerazioni, le torture, i bambini rubati. Il silenzio.
Il coraggio di Diego Martín, del giudice che perde il posto,
della battagliera Ana a cui pare di essere ripiombata nell’incubo argentino, è
il coraggio di Marc Fernandez che solleva il sipario su un’epoca buia e riapre
vecchie ferite.
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