Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
cento sfumature di giallo
Per quattro giorni, dal 16 al 19 novembre,
Milano ha respirato aria di libri. L’evento Bookcity ha dato una nuova vita
alla città- gli incontri con gli scrittori erano disseminati in così tanti
luoghi che era quasi impossibile andare ad ascoltare tutti quelli che si
sarebbe voluto. La cosa migliore, forse, era scegliere la zona della città in
cui aggirarsi e ‘prendere’ tutti gli incontri nelle vicinanze.
Ho incontrato Jessica Fellowes per parlare
con lei del suo romanzo, “L’assassinio di Florence Nightingale Shore”, il primo
della serie de “I delitti Mitford”.
La maggior parte dei
suoi scritti, finora, ha avuto a che fare con il mondo di “Downton Abbey”. Perché
ha scritto dell’ambientazione del famoso sceneggiato, che io amo molto
peraltro, e come mai ha cambiato genere, scrivendo un romanzo poliziesco?
E’ stato il mio
agente a chiedermi di scrivere del mondo di Downton Abbey, perché io non ho
niente a che fare con lo sceneggiato televisivo. In realtà, non tutto quello
che ho scritto ha a che fare con il mondo di “Downton Abbey”. Ho fatto la
giornalista per anni e ho scritto libri di economia. Mi sono laureata in
psicologia e uno degli esami che ho fatto è stato di criminologia. Sono sempre
stata attratta dalle menti criminali. Quando ho terminato di scrivere di
“Downton Abbey”, volevo scrivere un romanzo ed è stato il mio editore, Edwood,
che mi ha suggerito “I delitti Mitford”, ha pensato lui stesso al titolo.
Perfetto. Mi sentivo un poco nervosa all’idea di scrivere un romanzo poliziesco
ma il mio editore mi avrebbe aiutato- è stato bello discutere con lui.
Tutto considerato,
sembra che Lei sia rimasta fedele all’atmosfera di “Downton Abbey”: che cosa la
affascina di quel tempo?
Mi è sempre piaciuto ascoltare le storie di famiglia
ambientate in quell’epoca. Julian (Julian
Fellowes, zio di Jessica, autore di “Snob”, “Un passato imperfetto”,
“Belgravia” e sceneggiatore di “Downton Abbey”) amava raccontare della
nostra famiglia. Era giovane, aveva 24 anni quando sono nata io e si è sposato
tardi, a 40 anni. Ecco perché passavo molto tempo con lui, soprattutto le
vacanze, e amavo le storie che raccontava sull’inizio del ‘900- suo padre era
nato nel 1912. E’ stato quello che mi ha ispirato anche nella scelta delle mie
letture da ragazza, quando avevo vent’anni e leggevo Evelyn Waugh, Nancy
Mitford, Graham Greene. Ho passato anni a fare ricerche sul mondo di Downton
Abbey, sugli anni in cui i giovani, dopo la prima guerra mondiale, sentivano il
bisogno di cambiare e nello stesso tempo avevano il sentore di un’altra guerra
che si stava avvicinando. Mi interessava questa atmosfera e ci vedo anche una
somiglianza con il tempo di oggi, con altre guerre e altri reduci. Allora la
politica era polarizzata- un partito di destra e uno di sinistra- e oggi non è
molto diversa: in Inghilterra manca un partito di centro. E poi fu un’epoca in
cui emersero le prime voci femminili in letteratura.
Ha nostalgia per quel
tempo?
No, affatto, anzi, sono grata di vivere adesso, non ho
nessuna nostalgia, nessun rimpianto. A meno di essere ricchi non era né bello
né facile vivere allora.
Nancy Mitford |
Le sorelle Mitford sono
famose. Quale opportunità Le offriva, la scelta di questa famiglia, per
l’elaborazione della trama?
Il vantaggio è che la famiglia Mitford si presta per dei
libri seriali. Le ragazze Mitford erano sei, la prima era nata nel 1904 e
l’ultima nel 1920, ognuna di loro diventò maggiorenne in un’epoca diversa e
ognuna illustra qualche aspetto della sua epoca. Nancy era una flapper, una ‘maschietta’, una tipica
donna degli anni ‘20, Pamela diventò una brava signora di campagna, Diana, che
era straordinariamente bella, sposò un Guinness e poi lo lasciò per Oswald
Mosley, leader del partito fascista, Jessica si innamorò di un loro cugino che
era comunista, Unity diventò amica di Hitler e voleva suicidarsi quando scoppiò
la guerra, Deborah, infine, sposò un uomo che ereditò, inaspettatamente, il
titolo per cui lei diventò duchessa. C’era un unico figlio maschio, Tom, che
morì durante la guerra. Dapprima non pensavo di scrivere un libro in cui lui
fosse il protagonista, invece adesso, forse, ho cambiato idea…
Ho osservato che la
condizione della cameriera Louisa è leggermente diversa da quella della servitù
in “Downton Abbey”. E’ dovuto al personaggio anticonvenzionale di Nancy Mitford
o è un segno del cambiamento dei tempi?
In “Downton Abbey”, la cameriera non si sarebbe mai seduta in
presenza dei signori, in “Downton Abbey” i servitori sapevano sempre molte più
cose sui loro padroni di quante questi ne sapessero di loro. Ma Louisa e Nancy
sono quasi coetanee e poi Louisa è un aiuto governante dei bambini e il mondo
della nursery era un mondo a parte. Nel prossimo romanzo Nancy si allontanerà
da Louisa, entrando in società, e Louisa ne soffrirà. I servitori
incominciavano a capire che potevano aspirare ad un’altra vita, Louisa inizia a
guardarsi intorno…
Come Daisy in “Downton
Abbey”?
Esattamente
Il suo romanzo è un
thriller molto classico, sull’esempio dei romanzi di Agatha Christie. Tempi
diversi richiedono stili diversi?
Suppongo di sì. Volevo avere un tono di semplicità, volevo
che i lettori potessero imparare qualcosa dalla storia, che le ragazze si
ricordassero di Louisa.
Unity Mitford |
La novità nel suo
romanzo è che non troviamo il solito modello dei due investigatori. Infatti ci
sono 3 personaggi principali che indagano- il poliziotto e le due ragazze.
Perché ha fatto questa scelta?
Ci sarà una serie di romanzi, ognuno con una diversa ragazza
Mitford. Avevo bisogno di personaggi che mi seguissero in tutta la serie.
Louisa e il poliziotto Guy saranno i due personaggi fissi- due persone della
classe lavoratrice in un mondo nuovo. E sì, ci sarà un delitto realmente
accaduto in ogni romanzo.
Un’ultima curiosità,
velocemente perché abbiamo finito il tempo a disposizione. Che rapporto di
parentela c’era tra le due Florence?
Florence Nightingale Shore era una cugina di Florence
Nightingale, non so di che grado, e anche sua figlioccia.
intervista e recensione saranno pubblicate su www.stradanove.net
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