Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
la Storia nel romanzo
FRESCO DI LETTURA
Kate Atkinson, “Un dio
in rovina”
Ed.
Nord, trad. Alessandro Storti, pagg. 456, Euro 18,60, Ebook Euro 9,99
E’
Edward Todd il protagonista, il ‘dio in rovina’ del titolo del nuovo romanzo di
Kate Atkinson, l’Icaro che precipita
perché si è avvicinato troppo al sole con le sue ali di cera, il pilota della
RAF uscito in 70 missioni durante la seconda guerra mondiale, rispettato e
ammirato da tutti. In una di quelle fatali lettere che ogni aviere lasciava
nell’armadietto, da essere spedite in caso di non ritorno, un uomo
dell’equipaggio dell’aereo di Teddy scriveva alla fidanzata incinta di chiamare
Edward il bambino che fosse nato, perché il suo comandante era la persona più brava che avesse mai
conosciuto. Eppure, quando Edward/Teddy lo aveva saputo, quando si era
messo a piangere dopo aver comunicato la notizia della morte alla madre e alla
fidanzata del compagno, aveva anche pensato che se il povero Vic fosse vissuto
più a lungo avrebbe di certo conosciuto qualcuno migliore di lui. E’ già tutto
qui, il carattere di questo personaggio, l’uomo
medio buono che non sa di esserlo perché la bontà e la correttezza e
l’onestà sono nella sua natura e non potrebbe essere altrimenti. Forse manca di
fuoco, forse è incapace di grandi passioni, ma l’affidabilità, il senso di sicurezza che emana da lui, il calore dell’affetto con cui sa avvolgere chi gli sta vicino- la
moglie, la figlia Viola, i nipotini, le sorelle, i compagni di volo- valgono
ben di più di qualunque fiammata.
“Un dio in rovina” è un romanzo ambizioso.
E’ un romanzo splendido. C’è dentro
tutta la storia del ‘900 attraverso quattro generazioni di Todd, ma è
soprattutto la seconda guerra mondiale
che interessa la scrittrice- con un’altra prospettiva, con il personaggio di
Ursula, sorella di Teddy, che viveva parecchie vite in mondi paralleli, Kate
Atkinson ne aveva già parlato nel romanzo precedente, “Vita dopo vita”. C’è una
sola vita per Teddy, e appesa a due ali di un bombardiere- si calcola che solo
uno su dieci piloti sia sopravvissuto nel corso della guerra. E la narrativa si
sposta avanti e indietro, a volte si
interrompe in momenti drammatici, quando avvertiamo che stiamo per avere una
rivelazione- come quando Teddy è convinto che la moglie lo tradisca perché non
sa come altrimenti giustificare le menzogne sui suoi allontanamenti da casa, ma
dovremo aspettare parecchio prima di apprendere quella che sospettiamo sia la
verità-,
a volte troviamo frammenti di vita lontani nel tempo- un episodio
dell’infanzia di Teddy, nel 1925-
accostati ad altri di un tempo diverso, il 1980,
ad esempio, con Viola, l’unica figlia di Teddy che è andata a vivere in una
comune, per ritornare poi agli anni di guerra, il 1940, il 1941, fino al
bombardamento di Norimberga nel 1944 quando
la contraerea tedesca decimò le forze alleate, proseguire oltre, mentre il
mondo riacquista i suoi colori con la pace, Teddy si sposa, scrive articoli
sulla natura per un giornale, sta vicino alla moglie fino all’ultimo istante
con un amore che va al di là di qualunque parola. E, sempre a frammenti,
sappiamo della ribellione di Viola (pessima figlia, pessima madre, e meno male
che c’è un nonno che interviene- ma che cosa ha reso così sgradevole Viola?), di
Viola che, a sorpresa, diventa scrittrice, di Teddy che invecchia in un
ricovero per anziani, tra le frasi acide della figlia e quelle amorevoli della
nipote.bombardamento di Amburgo |
La
frammentarietà del tempo permette a Kate Atkinson di svelarci i personaggi
a poco a poco, di costruirli aggiungendo tessera a tessera, colmando gli spazi
vuoti della memoria, facendo balenare un lampo di futuro su cui ritornerà più
avanti, completando il presente dell’azione di Teddy con una rivisitazione di
quanto è successo- non ha mai pensato,
mentre fumo nero e fiamme si alzavano dalle città tedesche, che le vittime
erano anche donne e bambini? Teddy non ha ripensamenti del genere: ha fatto quello che era giusto nel momento in cui lo
faceva, per fermare un Male dilagante, ripromettendosi di dare il meglio di
sé ‘dopo’. Promessa mantenuta.
Non posso dire nulla sulla fine del
romanzo. Tranne che è un colpo di scena
sconvolgente che è difficile accettare.
la recensione sarà pubblicata su www.stradanove.net
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