mercoledì 13 gennaio 2016

Roberto Costantini, “La moglie perfetta” ed. 2016

                                                      Casa Nostra. Qui Italia
            cento sfumature di giallo
            FRESCO DI LETTURA

Roberto Costantini, “La moglie perfetta”
Ed. Marsilio, pagg. 500, Euro 16,15


         Fine aprile 2001. In una villa appena fuori Roma un personaggio chiamato il Sordomuto impartisce l’ordine di una sentenza di esecuzione. Il cadavere della ventunenne Donatella Caruso sarà trovato sulla spiaggia dopo una notte in discoteca. Una ragazza tranquilla, Donatella. Niente alcol, niente droghe. E’ stata violentata e seviziata, prima di essere uccisa. Il padre, un piccolo imprenditore, si getta giù da una gru in uno dei suoi cantieri. Un giornalista insinua che possa non essere stato un suicidio. Il fatto che il pubblico ministero, la dottoressa Bianca Benigni, lo faccia arrestare, desta scalpore. Sarà rilasciato e una coltre di silenzio cala su questi fatti.

Maggio 2001. All’aperitivo che segue un dibattito all’Università lo psicologo Giovanni Annibaldi- il marito di Bianca Benigni- conosce le sorelle Steele. La più giovane, Scarlett (l’indimenticabile Scarlett O’Hara sarebbe stata come lei se fosse vissuta ai nostri tempi), è bellissima, sfacciata, sexy, provocante. Sua sorella Nicole, capelli rossi e occhi di smeraldo, è la moglie del professor Victore Bonocore, ospite d’onore al dibattito. Tanto la bionda Scarlett è impudente, tanto Nicole è composta e algida. Una puttanella e una principessa. Che cosa si nasconde dietro questa facciata? Nicole Steele chiederà un appuntamento per una terapia di coppia a Giovanni Annibaldi (Nanni per tutti, Johnny per Scarlett). Il resto lo leggerete voi. E dovrete aspettare la parte finale del libro, che si svolge dieci anni dopo, per capire il nesso tra la morte di Donatella Caruso e quella che potrebbe sembrare la storia di due coppie, quella del marito debole di una moglie troppo perfetta e quella di un marito narcisista e violento che ama il sesso spinto e una moglie troppo passiva.

     Ogni volta che iniziamo un nuovo romanzo di uno scrittore che ci ha entusiasmato nei libri precedenti, affrontiamo la lettura con un misto di piacevole aspettativa e di ansia. Temiamo di restare delusi. Temiamo che non regga il confronto. Che non ce la faccia. Ebbene: Roberto Costantini non ci delude, ce l’ha fatta, anche questa volta. Ci tiene avvinti fino all’ultima pagina. Prima di tutto perché- e non ci è chiaro come sia possibile- il suo protagonista (cinquantenne nel 2001) Michele Balistreri è un uomo odioso che però ci piace. E’ lo stesso Balistreri di sempre, che se ne infischia delle regole, fa di testa sua, è scorretto, violento, maschilista, sprezzante del pericolo. E poi perché sia la trama sia gli altri personaggi sono interessanti. Entrambe le coppie sembrano dar ragione a Michele Balistreri che preferisce la solitudine dei rapporti occasionali: a quale parte di sé si rinuncia per adeguarsi al desiderio dell’altro? Che cosa c’è dietro il desiderio di perfezione, di avere la padronanza su tutto, di Bianca Benigni? Che è una donna eccezionale, peraltro. Deve esserlo se Balistreri corre il rischio di innamorarsi di lei. Bianca Benigni è uno dei personaggi chiave del romanzo, un pubblico ministero a cui, nel fango in cui sguazzano altri, va il nostro rispetto. E’ lei ‘la moglie perfetta’ del titolo, non c’è dubbio. E tuttavia ci chiediamo se, con un filo di ironia, lo stesso titolo si possa attribuire all’altra moglie della vicenda, Nicole Steele, che ha pure un ruolo importante. Sono l’una l’opposto dell’altra, ognuna unita in un legame alquanto improbabile- anche se si sa che l’amore è cieco. Ma è veramente amore? Non per niente uno dei personaggi è uno psicologo…

     Anche se è vero che la soluzione finale del caso con lo svelamento di tutti gli enigmi non ci soddisfa appieno, anche se riconosciamo che i personaggi tendono ad essere estremizzati, lo stile secco e scattante di Roberto Costantini, il continuo alternarsi dei personaggi al centro della narrazione- il Sordomuto, Balistreri, Nanni, Bianca- che paiono offrirci un diverso punto di vista, fanno de “La moglie perfetta” una lettura vivace e incalzante. Appassionante. Impossibile da interrompere.

la recensione è stata pubblicata su www.stradanove.net




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