Casa Nostra. Qui Italia
cento sfumature di giallo
Cristina Cassar Scalia, “Il castagno dei cento cavalli”
Ed.
Einaudi, pagg.320, Euro 17,50
C’era una vecchia storia dal sapore di
leggenda, intorno al gigantesco castagno dei cento cavalli. Si raccontava di un
esercito che aveva trovato riparo sotto i suoi rami, tanto era l’estensione di
questi. Adesso due guardie forestali, chiamate per un incendio nella zona,
avevano trovato il cadavere di una donna assassinata- era una scena così
cruenta che una delle due guardie era svenuta.
Un nuovo caso per Vanina Guarrasi,
vicequestore a Catania, protagonista dei romanzi seriali di Cristina Cassar
Scalia e ora anche di una serie televisiva.
La vittima aveva un soprannome, ‘la Boscaiola’, perché raccoglieva funghi che poi vendeva. Di lei si sapeva poco, aveva un amico che era stato uno scalatore e aveva fatto la guida alpina, come lei del resto. L’amico, o compagno- non era chiaro, ma, d’altra parte, a lui piacevano le donne e aveva successo con loro- era caduto dalle nuvole quando Vanina gli aveva chiesto se sapeva che il vero nome della Boscaiola non era quello con cui la conoscevano tutti. E però resta l’unico sospettato, finché un’altra donna, una casellante, viene uccisa con le stesse modalità e lui non può essere il colpevole, visto che è in stato di fermo.
Si
scava ancora nel passato di entrambe le donne- non è una coincidenza sospetta
che anche la seconda avesse cambiato nome?-, quello che viene fuori è
sconcertante, tristissimo, drammatico, doloroso. E la morte sotto la quercia
forse non è affatto casuale, così come ora diventa chiara la modalità della
loro morte.
Con il senso della misura che le è tipico, Cristina Cassar Scalia aggiunge altre tracce a quella principale del romanzo di indagine, inserendo altri tasselli nella vita dei protagonisti. Mentre prosegue, seppure con qualche difficoltà e con un’impennata di gelosia, la storia d’amore tra Vanina e Paolo Malfitano, magistrato di Palermo attivo nell’antimafia, finisce invece quella della sorella Costanza, fidanzatissima con un collega del padre medico. Quello che veniamo a sapere sui motivi della rottura è un’altra squallida storia di un tradimento perfino peggiore che se ci fosse stata una donna di mezzo. Quanto all’anziano ex commissario Patané, sempre felice di dare il suo apporto alle indagini, questa volta deve stupirsi perché la moglie non gli fa le solite scene di gelosia insana nei confronti di Vanina- che cosa le sta succedendo? È un segnale di allarme? E sboccia anche un nuovo amore per l’ispettore capo Spanò e chissà che riesca a dimenticare la ex moglie che ha già un nuovo legame.
Sono eleganti e discreti, i gialli di
Cristina Cassar Scalia. La trama de “Il castagno dei cento cavalli” tocca un
argomento di particolare interesse per tutte le donne e la scrittrice riesce a
intrecciare con equilibrio il giallo con il rosa, a farci assaporare le
leccornie siciliane e a inframmezzare qualche parola dialettale che aggiunge un
pizzico di colore alla narrazione.
L’appuntamento estivo con Cristina Cassar
Scalia e con Vanina Guarrasi non ci ha deluso. Una piacevolissima lettura.
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