Voci da mondi diversi. America Latina
love story
Ingrid Persaud, “Love after love”Ed.
e/o, trad. Paola D’Accardi, pagg. 453, Euro 18,00
Isola di Trinidad. Un romanzo a tre voci
che ha vinto il Costa Book Award 2020. Una donna da poco vedova, Betty. Suo
figlio Solo che all’inizio ha cinque anni. Mr. Chetan, un insegnante che ha
preso in affitto una stanza in casa di Betty.
Sembra una storia leggera, quella che si
srotola in un arco di tempo piuttosto lungo nel romanzo di Ingrid Persaud,
scrittrice nata a Trinidad che vive tra Barbados e Londra, e invece, con
leggerezza, parla d’amore e, prima ancora che ce ne rendiamo conto, parla di
diverse forme di amore, e poi del rifiuto dell’amore, e di amore omosessuale,
dell’amore di un genitore e di chi non è genitore ma ne fa le veci, di
amicizia, di omofobia, di discriminazione, di famiglia. Di colpe e di segreti.
Il segreto più segreto che Betty si lascerà poi sfuggire in una confidenza con Mr. Chetan, a noi è più o meno chiaro fin dall’inizio. Il marito di Betty era un uomo molto bello ma che diventava violento dopo aver bevuto. Aveva mandato più volte Betty in ospedale e i medici che la curavano fingevano di credere che fosse caduta per le scale, che avesse sbattuto contro una porta, che fosse molto sbadata. E poi un giorno era stato lui a cadere dalle scale…
Il segreto di Mr. Chetan è più lento nel
fare ‘coming out’, ma al lettore è chiaro da molti indizi. A Betty non è chiaro
affatto, lei si affeziona a questo uomo gentile che diventa una sorta di padre
sostituto per Solo- Mr. Chetan vuol bene al bambino che lo adora e che, anche
crescendo, trova in lui un amico e un appoggio.
Nessuno è pienamente felice nell’isola del
sole e del mare e dei canti e del cibo squisito (Mr. Chetan è un ottimo cuoco).
Betty non capisce perché Mr. Chetan, un uomo così garbato e piacevole, non si senta
attratto da lei, Mr. Chetan vorrebbe avere con Betty un legame di altro tipo ma
non può fare a meno di guardare gli uomini. Soltanto Solo è sereno, fino al
giorno in cui ascolta quello che le sue orecchie non dovrebbero sentire.
C’è ancora molto, dopo questa svolta cruciale. La vita di Solo ospite dello zio a New York, una città gelida che non fa sconti ai ragazzini ingenui. E Solo scende per una china pericolosa che non è la droga ma un’autopunizione, mentre a Trinidad sua madre espia la sua colpa nella maniera più dolorosa, perché il figlio si rifiuterà per anni di rispondere alle sue chiamate, e Mr. Chetan inizia diverse relazioni che sono esaltanti soltanto all’inizio.
L’alternarsi delle tre voci arricchisce la narrazione con diversi punti di vista ed esperienze diverse, assicurando così la molteplicità di un sentimento così universale come è l’amore. Con un finale che è in brutale contrasto con tutto quello che abbiamo letto, la negazione dell’amore che, di per sé, è tollerante e non può avere niente a che fare con la violenza.
C’è anche un aspetto colorato e forse un po’ troppo folcloristico
nel romanzo- non solo la descrizione succulenta di piatti tipici ma anche
quella dei riti delle pratiche magiche obeah
che sembra quasi siano state aggiunte per speziare il racconto.
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