lunedì 15 marzo 2021

Alice Basso, “La scrittrice del mistero” ed. 2020

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                                                        cento sfumature di giallo

Alice Basso, “La scrittrice del mistero”

Ed. Garzanti, pagg. 336, Euro 6,90

    E’ l’ultimo romanzo (per ora) della serie di Alice Basso che ha per protagonista Vani Sarca, la ghostwriter che è stata anche assunta come consulente dalla polizia. Di lei sappiamo, ormai, quasi tutto e, tuttavia, in queste pagine il suo passato si arricchisce di flashback con il malaugurato incontro con il tamarro che la sorella Lara finisce per sposare e con la parte che Vani ha nella messa in scena del matrimonio di Lara- il personaggio femminile di Lara è un altro perfetto doppio di Vani, perfetto perché diverso dall’altro ‘doppio’ rappresentato dalla quindicenne Morgana. Se Morgana è la copia in carta carbone di Vani, una Vani giovane che diventerà come la Vani adulta con qualche ritocco, Lara è il doppio di Vani proprio perché è il suo opposto- nell’aspetto fisico, nella scelta dell’abbigliamento, nella sua maniera di rapportarsi all’altro sesso, nel suo totale disinteresse per qualunque cosa sappia di cultura.

    Come negli altri romanzi, anche in questo troviamo parecchie tracce da seguire, parecchie storie con legami di amore o di amicizia, un interessante filone ‘letterario’ e infine anche una trama gialla.

  Le pagine dedicate alle storie d’amore più o meno felici sono veramente troppe e finiscono per stancare- Vani, innamorata del commissario Berganza, sembra un’adolescente al primo amore con i crampi che avverte ad ogni sguardo del fascinoso cinquantenne; Lara si scontra troppo tardi, adesso che ha due gemelli, con una realtà che non ha mai voluto vedere; la giovane Morgana riesce a conquistare il compagno di liceo che suona la chitarra con le canzoni da lei scritte; lo scrittore nonché professore Riccardo dal fisico rubacuori non sa decidere di chi è veramente innamorato…e, purtroppo, riceve anche una serie di messaggi che fanno temere per la sua vita. Forse si poteva sottovalutare il primo (un coniglio morto davanti alla sua porta), pensando ad un pessimo scherzo, ma non il secondo quando questo era stato seguito da un regalo di biscotti avvelenati. Chi può avercela con lui? Il bel Riccardo dovrà fare un accurato esame di coscienza e riconoscere le sue colpe, tra ragazze abbandonate con leggerezza e colleghi a cui ha soffiato il posto.

   E intanto l’editore offre a Vani un lavoro che è impossibile rifiutare- fare la ghostwriter per uno scrittore famosissimo. Vani disprezza i romanzi di bassa lega dello scrittore, ma non può rifiutare di fare un piacere all’editore. Farà quello che le si chiede di fare e lo farà al suo meglio.


    Più dello stucchevole filone rosa, più di quello giallo che è piuttosto esile e che Vani sembra sempre risolvere con la bacchetta magica, è questo filone letterario che è interessante e pure divertente. Perché nelle parole dello scrittore famoso leggiamo una legge non scritta e che però vediamo imperare nel genere ‘giallo’- poco importa quello che accade, si deve puntare sul protagonista, che deve avere una personalità forte, da imporsi all’attenzione, da farsi ricordare sgomitando tra tutti gli altri protagonisti del genere. Non è forse questa la legge a cui obbedisce anche la nostra autrice creando il personaggio di Vani Sarca? Henry Dark (questo lo pseudonimo dello scrittore) fissa per Vani anche altre regole, di tutto quello che deve includere nella trama, compreso quanto sesso e fra chi. È come avere davanti le dosi per un cocktail, versare tutto nel bicchierone e poi scuotere bene. Il risultato…lasciamolo giudicare ai lettori, a meno che, come per un cocktail, se sono un po’ brilli, non siano in grado di valutarlo.

    Vani Sarca era un personaggio vincente, ma ha perso lo smalto per strada- i romanzi che la vedono come protagonista sono diventati ripetitivi e monotoni anche se con qualche bello spunto.

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