Casa Nostra. Qui Italia
cento sfumature di giallo
Flavio Villani, “Nel peggiore dei modi”
Ed. Neri Pozza, pagg. 382, Euro 18,00
Dicembre 1990. Sono gli anni in cui la nebbia può ancora calare fitta su
Milano, ovattando tutto. E fa molto freddo. Giacomo Riva, immobiliarista, segue
una routine fissa al mattino. Accompagna in auto (una Mercedes) il figlio
undicenne a scuola e, lungo il percorso, si ferma a comprare le sigarette in
una tabaccheria. Quella mattina gli si accosta un uomo robusto, con un cappotto
nero. Tre spari. Giacomo Riva si accascia sul marciapiede. Il bambino,
inorridito, ha visto tutto. Ha visto anche la faccia dell’assassino.
In Questura si pensa subito che sia un delitto commesso dalla
criminalità organizzata, pare una sentenza di stampo mafioso- inutile
nasconderselo, la mafia sia calabrese sia siciliana ha invaso Milano e gestisce
il traffico di fiumi di droga. Il capo della squadra Mobile, commissario Rocco
Cavallo, e l’ispettore Montano sono responsabili delle indagini. Rocco Cavallo:
lo stesso nome di Rocco Schiavone dei romanzi di Antonio Manzini, anche lui
indossa un loden, non si dice nulla della marca di scarpe ai piedi. Rocco Cavallo
non ha niente, però, della ruvidezza e del cinismo di Rocco Schiavone.
Tantomeno ha vecchi amici non del tutto ‘puliti’ né inizia la mattina con una
canna, piuttosto con un caffè, e deve essere forte e ben fatto: è un uomo del
Sud e con il caffè non si scherza. Ci piace, Rocco Cavallo. Pacato, discreto.
Mai una violenza, verbale o fisica, durante gli interrogatori. Un uomo
sensibile. E la sua sensibilità lo porta ad intuire una mancanza di limpidezza
nella moglie di Giacomo Riva, una certa ambiguità nella testimonianza della
pediatra del piccolo Riva che, guarda caso, si trovava nelle vicinanze della
tabaccheria. Ci piace anche l’ispettore Montano, poco più che trentenne,
tormentato dal timore che si infiltra in lui, che la giovane moglie si annoi lasciata tante ore
da sola, che possa tradirlo. Eppure per lui il dovere e la dedizione al lavoro
vengono prima- può anche pensare che sia del tutto inutile l’esame minuzioso
nei documenti d’archivio per cercare un uomo che ha dovuto farsi fare una
protesi ad un braccio, ma se Rocco Cavallo gli ha chiesto di farlo, Montano non
discute, passa la notte in bianco tra le scartoffie e accantona il pensiero
della moglie.
Di certo il tenore di vita di Giacomo Riva non era quello di un comune
immobiliarista. I capitoli in cui i protagonisti sono i boss di due grosse
famiglie mafiose, tra sospetti e litigi, minacce, accuse reciproche,
accoltellamenti, sparatorie e sniffate, ci mostrano lo scenario di una Milano
insospettata, di cui preferiremmo ignorare l’esistenza. Un personaggio dalle
molte facce, questo Giacomo Riva. Perché, bell’uomo adesso, era stato anche un
bel ragazzo e molto corteggiato negli anni ‘70. E molto attivo in politica, in
quegli anni di attentati a colpi di spranga. Una delle ex ragazze che era stata
innamorata di lui ha dei ricordi precisi di fatti per cui anche Giacomo Riva
era stato incriminato.
Mentre dall’alto si spinge verso una soluzione del caso in una sola
direzione, mentre la caccia all’assassino (che nel frattempo ha colpito ancora)
mette in pericolo la vita di Montano, mentre Rocco subisce pressioni per non
infastidire un ‘intoccabile’, a poco a poco il quadro si fa chiaro. Ed è un
quadro molto nero, di quelli che lasciano poche speranze. Ci può rallegrare che
una certa giustizia venga fatta, anche se non è quella che vorremmo. Alla luce
del sole, sì, ma al sole dei Caraibi.
Piace tutto, nel romanzo di Flavio Villani. La trama, con il duplice
scenario, la coppia dei poliziotti che, più che al modello classico del genere,
fa pensare ad una coppia di padre e figlio, i personaggi dei malavitosi e di
quelli che hanno un candore di facciata. E poi Milano. Percorsa a piedi da
Rocco che ama riflettere nelle sue camminate, avvolta in una nebbia che finisce
per sembrarci qualcosa di più di una condizione atmosferica- una coltre
lattiginosa in cui è avvolta una società incapace di trovare la sua strada.
seguirà l'intervista con Flavio Villani
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