Casa Nostra. Qui Italia
biografia romanzata
mystery
Luigi Ferrari, “Triade minore”
Ed. Ponte
alle Grazie, pagg. 281, Euro 13,60
Non sono un’esperta di musica ma, nel suo romanzo “Triade minore”, Luigi
Ferrari spiega molto bene che cosa sia la ‘triade minore’ che dà il titolo al
libro e trasferisce sul terzetto di personaggi il suo significato: in termini
profani di cui mi scuso, nella musica l’introduzione di una nota intermedia tra
i suoni della diade rende completa armonicamente la sonorità che ne risulta. I
legami d’amore che si presentano con diverse varianti nel libro- un
affascinante mix di storia della musica, ma anche di storia della cultura russa
agli inizi del ‘900, storia d’amore, ghost story, mystery- non sono dei banali
‘ménages à trois’ che hanno sempre qualcosa di imperfetto, ma delle ‘triadi
minori’, dei rapporti che non potrebbero sussistere se uno degli elementi
venisse a mancare.
Cardiff, maggio 2015. Brynmore Davis, direttore delle trasmissioni
musicali radiofoniche per la BBC, è sulla sessantina, ha una moglie che ha vent’anni
meno di lui e un grande rimorso. Vent’anni prima ha mandato un giovane collaboratore,
Iwan Pryce, a intervistare una celebre pianista inglese novantenne. Iwan aveva
perso la vita in un incidente d’auto poco chiaro durante il viaggio di ritorno
e Brynmore era andato letteralmente in pezzi, attribuendosi la colpa di quella
morte. Ed ora il passato ritorna (attenzione, sono tanti i revenants che riemergono dalle ombre in questa vicenda): un
poliziotto consegna a Brynmore una borsa che era appartenuta a Iwan e che
contiene i nastri registrati delle conversazioni che Iwan aveva avuto con la
pianista.
Inizia la catena di misteri: l’auto di Iwan era andata a fuoco, come
ha fatto la sua borsa a sfuggire alle fiamme? Chi l’ha conservata fino ad ora e
perché è stata consegnata solo adesso a Brynmore? Tante cose sono inspiegabili:
biglietti da visita con numeri di telefono inesistenti, un poliziotto a dir
poco ambiguo e difficile da rintracciare…La prima cosa da fare è ascoltare i
nastri con un datato mangiacassette che per fortuna è accluso nella borsa- deve
essere quello in dotazione della BBC usato da Iwan. Non è solo il racconto
della vita della pianista che adesso ascolteremo insieme a Brynmore, ma anche
quello della sua amicizia con un compositore russo quasi sconosciuto
(purtroppo, perché eccezionale), Nikolaj Medtner, di suo fratello maggiore
Emilji e della violinista Anna, moglie di Emilji prima e poi anche di Nikolaj
dopo esserne stata l’amante: ecco la triade minore.
Nikolaj Medtner |
Nikolaj, Emilji e Anna |
Impossibile dilungarsi e dire altro. Questo è un libro da leggere e da
assaporare, anche se gli enigmi del mystery ci incalzano a non sostare, perché
siamo curiosi. Eppure vale la pena di prendersi delle pause, di fare quello che
fa Brynmore che cerca furiosamente su youtube i pezzi della musica di Medtner e
se ne lascia incantare. Di più. Medtner non è l’unico compositore che
ascoltiamo in queste pagine. Affiorano altri nomi, alcuni famosi come
Rachmaninov, altri di compositori morti giovanissimi e che è un peccato aver
dimenticato. Come un altro revenant, Alexei Stanchinsky, figura misteriosa che
riappare e che potrebbe far dubitare chiunque (Brynmore per primo) di essere
impazzito.
Costruito con grande abilità, insolito nel panorama della letteratura
italiana, un romanzo che ci lascia con la testa piena di musica e di
ammirazione per un genio che ha saputo vivere per la sua arte, incurante dei
profitti materiali e dell’approvazione di un pubblico.
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