martedì 9 maggio 2017

Elizabeth Jane Howard, “Allontanarsi” ed. 2017

                                Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
                                                                         saga
        FRESCO DI LETTURA

Elizabeth Jane Howard, “Allontanarsi”
Ed. Fazi, trad. M. Francescon, pagg. 669, Euro 17,00

    Fate parte anche voi della grande famiglia Cazalet? Perché credo proprio che chiunque abbia letto i tre romanzi già tradotti in italiano di Elizabeth Jane Howard si consideri uno di famiglia e non veda l’ora di incontrarli di nuovo e di aggiornarsi su quanto è successo dopo che li abbiamo lasciati- ricordate? “Confusione” terminava con il ritorno di Rupert Cazalet, quando ormai perfino sua figlia Clary disperava che fosse ancora vivo, visto che non era tornato dopo lo sbarco degli Alleati in Normandia.
“Allontanarsi” (quarto libro della serie) riparte da qui- è il 1945, la guerra si concluderà tra poco con le bombe su Hiroshima e Nagasaki, quelli che erano poco più che bambini all’inizio del conflitto che aveva bloccato la famiglia Cazalet nella casa di campagna di Home Place ora sono giovani adulti, pronti a prendere il loro spazio nel mondo e a rifarsi delle restrizioni subite in quegli anni, il Generale (come viene chiamato l’anziano capo famiglia) ha quasi perso interamente la vista e sua moglie, la Duchessa, sembra addolcita con l’età, mentre i Cazalet figli- Edward, Hugh, Rupert e Rachel- affrontano i problemi del dopo-guerra, quelli che riguardano l’azienda e quelli personali. Sappiamo che Edward ha da anni una relazione con una donna da cui ha avuto una figlia (e forse anche un maschietto), che Hugh si sente molto solo dopo la morte della moglie, che Rachel fatica a vivere apertamente il suo amore per una donna, che il cuore di Rupert è rimasto in Francia e che non riesce a ritrovare l’amore per la bella e giovane Zoe.

      All’inizio abbiamo qualche difficoltà nel riprendere le fila delle varie vicende e nell’entrare in intimità con i personaggi. Ci sentiamo come chi è cresciuto come figlio unico e si trova catapultato a passare una vacanza con una grande famiglia, stentando a capire chi sia chi e in quale rapporto di parentela con chi. Poi riimpariamo a conoscerli tutti quanti e restiamo coinvolti nel turbine delle storie. C’è coerenza nella maniera in cui la scrittrice fa maturare i suoi personaggi- restano sempre gli stessi eppure la vita li ha fatti cambiare. Nessuno è passato indenne attraverso la guerra, anche se è rimasto a casa, anche se Home Place offriva un riparo dal peggio. E adesso è la resa dei conti. Decisioni devono essere prese, se Edward possa continuare a ingannare la moglie e deludere le aspettative dell’amante, se Rachel possa negarsi all’amica per sempre, se Rupert e Zoe possano tacere sui sentimenti che li hanno distolti l’uno dall’altra, se Louise debba restare a fianco di un marito che non ama. E ancora, e ancora. Elizabeth Jane Howard non dimentica nessuno dei Cazalet, nessuno neppure di quelli che non fanno Cazalet di cognome ma sono in qualche maniera imparentati con loro. Non dimentica neppure la vecchia sorella della Duchessa, né il cognato di Edward, né i ragazzi Cazalet di cui si è parlato di meno, né l’amico di Rupert che è stato così generosamente vicino a Polly e Clary negli anni bui quando Rupert era stato dato per disperso.
una giovanissima Elizabeth J.Howard con il primo marito
E’ un microcosmo che si popola davanti agli occhi della nostra mente, i Cazalet e le case in cui vivono diventano per noi reali come se anche noi avessimo preso parte alle loro cene, sappiamo quasi tutto di loro, come amano e come si vestono, i lavori che scelgono di fare e le decisioni che sono obbligati a prendere. Ognuno di loro ha un timbro di linguaggio particolare, una qualche passione che lo distingue.
Sullo sfondo, come in tutte le grandi saghe, scorre la Storia dei grandi cambiamenti che hanno seguito la guerra. E’ finita l’era dei domestici, le donne Cazalet devono rimboccarsi le maniche, i laburisti vanno al governo (non tutti i Cazalet sono d’accordo), l’India diventa indipendente. Una sola cosa non cambia, la gloriosa campagna inglese a cui la scrittrice rivolge un occhio amoroso.

     Ancora una volta Elizabeth Jane Howard ce l’ha fatta a conquistarci. A tratti si avverte un filo di stanchezza nella narrazione, ma è comprensibile. E noi vogliamo saperne ancora, dei Cazalet.

Elizabeth con il marito, lo scrittore Kingsley Amis

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